Aversa – Anche se il problema molestie è nato da presunte molestie sessuali sembra proprio che le molestie non siano limitate esclusivamente all’aspetto sessuale ma interessi tanti altri settori della vita comune. E’ quanto segnala in una lettera l’avvocato aversano Nazario Di Cicco, noto non solo ai nostri lettori per aver ingaggiato, da medico ortopedico qual era nell’anno 2000, con l’Azienda sanitaria locale Caserta 2 una battaglia legale per difendere i diritti negatigli.
Una battaglia vinta dopo circa dieci anni, quanti gli sono bastati per laurearsi in giurisprudenza e diventare avvocato ed in questa veste che chiede a Pupia di pubblicare la nota scritta di suo pugno per far conoscere l’esistenza di un altro aspetto del problema molestie, più nascosto di quello sessuale, ma – a suo dire – altrettanto importante e diffuso, cosicché possa venire alla luce della stampa nazionale e, magari, internazionale.
Ecco il suo pensiero che riceviamo e pubblichiamo: “Non c’è solo Bellomo, ma anche ‘Belladonna’. Dopo la destituzione del Consigliere di Stato, c’è il rischio che si possa fare di tutta l’erba un fascio e credere che ci siano solo magistrati accusati di ‘pressioni e molestie’ (azioni esecutive del medesimo disegno criminoso) al fine di coartare la libertà di determinazione. Se così fosse avrebbe ragione il magistrato Bellomo: ‘Ingiustizia è fatta’. Invece, c’è anche il magistrato Belladonna (così la chiameremo per sua protezione) che sembra subire, resistere e accusare di aver subito pressioni e molestie al fine di coartare la sua libertà di determinazione. A difesa del pubblico ufficiale, invio un capo d’imputazione che ho ricevuto: <<Il P.M., concluse le indagini preliminari relative al procedimento indicato, iscritto nel registro delle notizie di reato in data 30/5/14 nei confronti di DI CICCO Nazario … per i seguenti reati: art. 81, 337 cp perché, essendo già incaricato quale medico Consulente Tecnico d’ufficio nell’ambito del proc. civ. n. 431/2010 Tribunale Civile di S. Maria Capua-Vetere Sez. distaccata di Caserta, al fine di coartare la libertà di determinazione del pubblico ufficiale Belladonna, svolgente funzioni di G.O.T. ed in particolare per opporsi alla possibile revoca del suo incarico a C.T.U., e successivamente indurla a modificare il provvedimento nei suoi confronti, il Di Cicco, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, adoperava nei confronti della Belladonna una serie di comportamenti minacciosi, come … . Parti offese Belladonna – G.O.T. presso Tribunale Civile di S.Maria C.V. – Sez. distaccata di Caserta>>.
L’inizio del processo è fissato per il 14 febbraio 2018, alle ore 9.