Aversa – All’attacco delle mamme degli studenti del Secondo Circolo Didattico frequentanti il plesso Sant’Agostino, chiuso lunedì dopo un’ispezione dei Vigili del fuoco resa necessaria per la caduta di calcinacci in un’aula al piano terra, risponde con una dettagliata nota la dirigente scolastica Emilia Tornincasa.
“In riferimento ad articoli pubblicati dalla stampa in cui si parla di mamme che protestano al Comune – esordisce la dirigente – vorrei precisare che nel riferire l’esito dell’incontro avuto con l’assessore alla Pubblica istruzione si riportano notizie prive di riscontro reale. Dire che i ragazzi che dovevano tornare nelle loro aule dopo le festività natalizie, grazie al completamento dei lavori necessari nel plesso, si sono trovati nuovamente a subire doppi turni è un falso perché i lavori hanno riguardato solo la pavimentazione di un servizio igienico posto al primo piano del plesso e che sono stati svolti nella piena sicurezza, grazie all’impresa a cui si è affidata la Curia, proprietaria dell’immobile, e al nostro rappresentante per la sicurezza. Inoltre, sono stati effettuati in concomitanza al prosieguo regolare delle lezioni. Pertanto, il plesso non è mai stato interessato da doppi turni. Il plesso che invece ha sopportato per due mesi, e non per quaranta giorni, i doppi turni è stato quello della sede centrale, dove non solo sono stati effettuati doppi turni, ma c’è stata anche una riduzione dell’orario di lezione, per cause di forza maggiore, e rotazioni. Il Consiglio d’Istituto ha deliberato quella organizzazione di emergenza per non coinvolgere il plesso Sant’Agostino in quanto era una sede che aveva esigenze proprie. Quindi, in quel plesso non c’è stato alcun doppio turno, per cui fino al giorno di ripresa la sede centrale ha avuto la speranza – essendo stati conclusi i lavori – di riprendere le lezioni con un orario regolare, senza doppi turni e rotazioni, invece ha dovuto avere un’ulteriore riduzione delle ore di lezione a 55 minuti per poter accogliere gli alunni del plesso Sant’Agostino che, fino ad ora, avevano sempre svolto regolarmente le lezioni, senza riduzioni di orario, senza doppi turni, senza rotazioni”.
“Il problema non è la caduta di calcinacci. – chiarisce la Tornincasa – Il verbale dei Vigili del Fuoco parla di lesioni e di calcinacci che riguardano più aule al piano terra e alcune al primo piano dove ci sono anche delle lesioni. Per questo è stata disposta dai Vigili del fuoco l’immediata evacuazione dell’istituto e ventiquattro ore dopo è arrivata l’ordinanza del sindaco che disponeva la chiusura del plesso Sant’Agostino. La scuola, in ventiquattro ore, è stata in grado di offrire una sede alternativa agli alunni del plesso, previa convocazione del Consigli d’Istituto che ha disposto anche la riduzione dell’orario di lezione per consentire l’effettuazione delle pulizie necessarie per ospitare allievi in orario pomeridiano. Tutto questo in attesa di conoscere le intenzioni del Comune che vorrebbe dare una sede alternativa al Sant’Agostino. Il Consiglio d’Istituto ha deliberato il turno pomeridiano per gli studenti del Sant’Agostino perché, fino ad oggi, l’offerta formativa per loro non aveva avuto alcuna riduzione di orario né alcuna limitazione mentre per quelli della sede centrale questo non era accaduto ed era necessario recuperare un minimo di formazione, mancata fino ad oggi per i doppi turni e le rotazioni durati due mesi”.
Quanto all’affermazione che sarebbe stata attribuita all’assessore alla Pubblica istruzione, Emilio Caterino, che avrebbe parlato con la dirigente scolastica per rivedere i turni, Tornincasa precisa che “modificare l’organizzazione non è competenza del dirigente scolastico ma del Consiglio d’Istituto, comprensivo di genitori e docenti. Inoltre, voglio ricordare che non è permesso ad un ente comunale di interferire sulle decisioni del Consiglio d’Istituto, l’Ente può solo rispettarle. Allo stesso modo di quanto deve fare il dirigente scolastico che non può interferire sulle decisioni di questo organo collegiale ma deve solo rispettarle”. In realtà, su questo aspetto è intervenuto per chiarire lo stesso assessore Caterino, il quale, dalle nostre colonne, ha specificato che quella avanzata alla dirigente era solo una “richiesta” e che, da parte sua e del Comune, non ci sono state ingerenze sulle scelte della stessa dirigente (leggi qui).
“Tornando alla scelta fatta – continua Tornincasa – devo sottolineare che non c’era altra possibilità. Considerando che in ventiquattro ore il Consiglio d’Istituto ha garantito il diritto allo studio degli allievi del plesso Sant’Agostino ritengo si sia fatto fin troppo trovando un’alternativa immediata. Ma è un’alternativa che durerà molto poco. Il Consiglio d’Istituto ritiene e, soprattutto, io ritengo che è una situazione molto momentanea, perché la scuola e l’offerta formativa non possono essere mortificate ulteriormente. Pertanto, immediatamente è stata inviata al Comune, prima ancora che iniziassero i doppi turni, una richiesta di diversa allocazione per le undici classi del Sant’Agostino stante la totale e completa occupazione di tutti gli spazi disponibili nella sede centrale di via De Chiara”.