“Ci siamo presi il giusto tempo per analizzare in ogni dettaglio la nuova modalità di esami di abilitazione professionale in Campania, sancita ufficialmente dall’ultimo Burc del 22 gennaio. Ammettiamo che ci sarà del bel lavoro da fare da parte delle agenzie formative per adeguarsi alle nuove regole, e sicuramente ci saranno alcune difficoltà tanto per le agenzie quanto per la Regione Campania in questa fase di lancio. Ma era un momento che andava prima o poi affrontato, altrimenti saremo rimasti fuori dagli attuali standard qualitativi della formazione professionale non solo europea, ma anche italiana”. Lo affermano, in una nota congiunta, i rappresentanti del Movimento Libero e Autonomo e del Si.Form., le due maggiori associazioni di categoria delle agenzie formative campane.
“Il decreto legislativo – commentano Luca Lanzetta del Movimento e Raffaele Pagano di Si.Form. – che in qualche modo imponeva l’ammodernamento del comparto formativo, il 13/2013, del resto ha ormai cinque anni. Bisognava per forza arrivare, anche se in ritardo, a recepirlo. Tutto questo a tutela dell’utente finale e della qualità della formazione che a questo viene erogata”.
“Sicuramente – continuano – il sistema sarà perfettibile. Non a caso, in più passi si parla di questa fase come fase sperimentale. Da subito però verrà confermato un altro dato incontrovertibile e importante: le agenzie non saranno più esamifici; al contrario, con l’immissione dell’esperto Sep è venuta finalmente a crearsi una commissione che sa cosa sta giudicando, che ha le competenze e le conoscenze per giudicare l’allievo. In pratica sono spariti coloro i quali avevano fatto del commissario d’esame una professione”.
“Altro sforzo lodabile – concludono – sia da un punto di vista amministrativo che politico è la possibilità data all’agenzia formativa di indicare la data presumibile di esame, che sino ad ora veniva stabilita solamente dopo lungaggini burocratiche alla fine del corso da parte della Regione. Questo sarà uno sforzo sicuramente enorme per le agenzie formative e per la Regione ma sarà anche un ulteriore passo verso la chiarezza, la trasparenza e la legalità nei confronti dell’utenza”.