Aversa – Sei, forse anche sette, nuovi posti di lavoro presso la casa comunale aversana. Potrebbe essere questo il regalo per il nuovo anno dell’amministrazione comunale aversana. Nel corso dell’ultima seduta dell’esecutivo aversano guidato dal sindaco Enrico de Cristofaro è stata, infatti, approvata la delibera con la quale si prende atto della quantità di personale che ha lasciato il proprio posto di lavoro (per quiescenza, per decesso e per dimissioni) negli ultimi anni.
Un atto propedeutico per potere, poi, beneficiare della possibilità di rimpiazzare (almeno in parte) il personale in quiescenza negli ultimi tre anni, tenendo presenti una serie di equilibrismi economico-finanziari. Nel 2015, infatti, sono cessati dal servizio cinque dipendenti; nel 2016, poi, sono stati ben dieci gli impiegati che hanno interrotto il proprio rapporto di lavoro con il Comune di Aversa; ancora cinque nell’anno appena trascorso, mentre saranno otto per il 2018. Poiché con le economie imposte dalle restrizioni statali, gli enti locali non possono più applicare il turn-over (nel cui caso il comune di Aversa avrebbe potuto, in tempi di vacche grasse, 28 nuovi dipendenti), ma assumere solo nei limiti di un quarto degli impiegati che hanno lasciato il proprio posto di lavoro.
Rimane, inoltre, un ulteriore handicap, il comune deve dimostrare di essere in grado di sostenere le spese per questi dipendenti che, nel caso di Aversa, potrebbe essere sette. La delibera è stata portata in giunta dall’assessore al ramo Gilda Emanuele. A seguire l’iter e a sollecitare l’adozione il consigliere comunale delegato alla polizia municipale Michele Galluccio. Di queste unità da assumere, infatti, la maggioranza dovrebbe essere composta proprio da agenti di Polizia municipale. Quello dei caschi bianchi, infatti, è il settore dove il numero dei dipendenti ha subito il taglio maggiore. Ad oggi, a fronte di un organico previsto di oltre cento agenti, agli ordini del comandante Stefano Guarino ve ne sono solo cinquanta. Un numero assolutamente insufficiente per quelli che sono le necessità di una città di oltre cinquantamila abitanti, con la presenza di una ventina di istituti superiori, due facoltà universitarie, un carcere e un tribunale tra i più grandi d’Italia. In questo senso è lo stesso Galluccio a lanciare un’idea che possa portare il maggior numero possibile di nuovi dipendenti presso il corpo dei caschi bianchi normanni.
«Al momento – afferma Michele Galluccio – ci sono diversi vigili urbani che per motivi di salute sono stati dispensati dallo svolgere il servizio in strada e, quindi, svolgono lavoro d’ufficio, ma sempre nell’ambito del corpo di polizia municipale. Sarebbe il caso di utilizzare questi dipendenti negli uffici amministrativi del Comune e convogliare quante più unità possibile nella polizia municipale». Una soluzione che consentirebbe di rinfoltire l’intero organico tenendo conto delle esigenze particolari del corpo di polizia municipale, oramai ridotto ai minimi termini.