Aversa – Sottopasso della stazione di Aversa al via. Il tabellone luminoso indica già gli orari di partenza e di arrivo dei treni, anche se c’è ancora la rete a protezione del cantiere, ma da Rfi – Grandi Stazioni fanno sapere che l’apertura è prevista per i primi giorni del 2018, anche se l’inaugurazione ufficiale si avrà qualche giorno più tardi. Insomma, con almeno tre anni di ritardo dovuti alla scoperta di ordigni bellici durante gli scavi e a disavventure finanziarie della precedente ditta esecutrice dell’opera, si è giunti al termine di un’opera che potrebbe cambiare le abitudini di migliaia di aversani e di altrettante persone provenienti dai comuni della zona orientale dell’Agro Aversano, Cesa, Gricignano d’Aversa, Sant’Arpino e Succivo in primo luogo, per non parlare dei centri del napoletano che potrebbero trovare più conveniente, sia in termini economici che di tempo, oltre che più agevole, prendere il treno ad Aversa per raggiungere la capitale.
Il sottopasso in questione è quello di via Atellana e costituirà, di fatto, l’ingresso secondario della stazione ferroviaria di Aversa. Oltre ai pendolari e a quanti utilizzeranno anche saltuariamente i convogli che transitano per la stazione normanna, il sottopasso potrebbe essere utilizzato anche da quanti, abitanti nella zona periferica orientale di Aversa per ridurre di molto il percorso che li porta nel centro cittadino, tagliando notevolmente la strada da fare- Il condizionale è d’obbligo perché, al momento, sembrerebbe che gli utilizzatori dovranno essere muniti di biglietto. È questo, infatti, uno degli interrogativi che gli amministratori aversani dovranno risolvere quando si troveranno intorno al tavolo con i rappresentanti delle Ferrovie. É auspicabile, infatti, che il sottopasso possa essere utilizzato da tutti, indipendentemente dal possesso del titolo di viaggio.
Un altro problema da risolvere per rendere efficace l’apertura del sottopasso è quello dei parcheggi. Al momento vi sono una decina di posti che potranno essere utilizzati per soste brevi, per lasciare o per prendere un passeggero, non di più. Il disegno iniziale era tutt’altro, con il comune, all’epoca dell’amministrazione guidata dal sindaco Mimmo Ciaramella, che avrebbe dovuto fare in modo che ci fossero parcheggi per l’interscambio gomma – ferro ossia auto – treno. Ma le amministrazioni successive poco o nulla hanno fatto in questo senso ed ora si auspica che, tra i vari standard presenti tra via Madonna dell’Olio e via Atellana, si riesca almeno a creare un percorso pedonale utilizzabile da una popolazione di miglia di potenziali utenti.
«È vero, – ha dichiarato il consigliere comunale Michele Galluccio, che sin dall’inizio ha seguito l’andamento dei lavori di realizzazione del sottopasso – vi è il problema dei parcheggi, ma subito dopo queste festività ci incontreremo con i rappresentanti di Metropark, la società delle ferrovie che gestisce i parcheggi. L’intendimento è quello di dare vita a tariffe più accessibili per il parcheggio di piazza Mazzini, mentre si cercherà di utilizzare al meglio gli spazi liberi, di proprietà delle Ferrovie, presenti dal lato di via Atellano, quindi usufruibili dagli utilizzatori del sottopasso».