Un altro brillante risultato è stato conseguito dagli uomini del commissariato di polizia di Castel Volturno, diretto dal vicequestore aggiunto Luigi Graziano, i quali, con sempre maggior determinazione, stanno concentrando i loro sforzi sul fronte della lotta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, autentica piaga sociale che, come le recenti notizie di cronaca dimostrano, non di rado fanno da sfondo a ben più efferati delitti.
Che in queste zone, la più fiorente attività illecita sia saldamente gestita da organizzazioni criminali nigeriane e ghanesi, è dimostrato non soltanto dagli innumerevoli arresti effettuati nel corso degli anni dagli uomini della Polizia di Stato, ma basterebbero i due recentissimi arresti operati la settimana scorsa dagli stessi agenti del commissariato che, all’esito di altrettanti brillanti operazioni, hanno tratto in arresto prima Jacob Chimaroke Onuigwe, 40enne nigeriano, trovato in possesso di numerosi dosi di stupefacente del tipo cocaina ed eroina, pronta per essere spacciata e poi Gabriel Ehizogie, 35enne nigeriano, bloccato e tratto in arresto perché trovato in possesso di più di 40 grammi di cocaina, manco a dirlo suddivisa in più di 140 involucri.
Questa volta, a cadere nella rete tesa dai poliziotti di Castel Volturno è stato Emeka Victor Nwadiogbu, 42enne nigeriano, bloccato a bordo della sua auto ad un posto di controllo. L’operazione, che così messa, sembrerebbe piuttosto un “colpo di fortuna” è, invece, il frutto di una meticolosa attività condotta quotidianamente tra la gente per conquistarne la fiducia, elemento essenziale per un poliziotto per “portare a casa” quello spunto investigativo, quella notizia sulla quale poter lavorare, anche per più giorni, per verificarne la fondatezza e quindi decidere quando passare all’azione. E’ grazie a questo impegno che gli agenti, acquisita prima la notizia confidenziale, poi verificata nei giorni successivi con servizi di appostamento, secondo la quale uno straniero di colore viaggiante a bordo di una Chevrolet di colore grigio chiaro, era solito transitare nelle prime ore della giornata lungo la strada statale Domitiana per trasportare la sostanza stupefacente necessaria a rifornire la piazza di spaccio del tristemente noto “Hotel Zagarella”, luogo notoriamente frequentato da tossicomani e spacciatori e spesso oggetto anche di trasmissioni televisive di respiro nazionale perché diventato luogo fuori da ogni controllo, nella mattinata di oggi predisponevano un servizio di polizia finalizzato a porre fine all’illecita attività.
Allo scopo di precludere qualsiasi via di fuga, parte degli agenti effettuavano un posto di controllo con le autovetture coi colori d’istituto mentre una pattuglia a bordo di “un’auto civetta” si posizionava tra le auto in sosta, dissimulando così la sua presenza. Intorno alle 10.45, così come già avevano avuto modo di verificare nei giorni precedenti, l’autovettura segnalata effettivamente transitava dinanzi alla pattuglia con gli agenti in borghese che, prontamente, la segnalavano ai colleghi impegnati nel posto di controllo che, allertati, bloccavano il veicolo Chevrolet di colore grigio chiaro. Lo straniero, poi identificato in Nwadiogbu, sceso dall’autovettura, veniva perquisito dagli agenti che, occultata negli slip, rinvenivano una busta in cellophane contenente numerosissimi involucri, il cui contenuto, all’esito degli esami narcotest, risultava essere stupefacente del tipo eroina e cocaina per un peso complessivo di quasi 55 grammi.
Lo straniero, che oltretutto risultava essere già noto alle forze di polizia come trafficante internazionale di droga, tant’è che nel 2007 venne sorpreso all’aeroporto internazionale di Milano-Linate con ben 1,2 chili di stupefacente occultata nelle cavità naturali, veniva tratto in arresto perché resosi responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.