Catanzaro – I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Procura, hanno eseguito quattro misure cautelari nei confronti di un dirigente medico dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Catanzaro, un dirigente della Regione Calabria e due manager di una società operante nel settore dell’elisoccorso, tutti indagati per concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del sostituto Vito Valerio, diretti dal procuratore Nicola Gratteri. In particolare, le complesse attività investigative delegate alla Guardia di finanza, condotte anche con l’ausilio di articolate indagini tecniche, hanno consentito di riscontrare la sussistenza di accordi collusivi tra gli indagati tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d’appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l’affidamento del servizio di elisoccorso sanitario Hems (acronimo di Helicopter emergency medical service) nella regione Calabria, in favore della multinazionale. Le indagini hanno permesso di accertare che i due pubblici ufficiali indagati, incaricati di predisporre il capitolato tecnico della nuova gara d’appalto, hanno reiteratamente intrattenuto contatti ed incontri con il management di una multinazionale finalizzati a concordare la linea da seguire per incorporare, nel redigendo capitolato, i requisiti voluti dalla società, così da confezionare un bando su “misura”, in spregio dei principi di imparzialità dettati dal legislatore in materia di appalti.
Peraltro, nel tentativo di meglio dissimulare il perfezionamento dell’accordo delittuoso, gli indagati si sono adoperati affinché venisse nominato, a supporto del gruppo di lavoro incaricato di redigere il capitolato, un esperto aeronautico “vicino” alla stessa multinazionale. Perquisizioni in Calabria, Lombardia e Veneto, mediante un massiccio impiego di finanzieri, hanno poi consentito di sequestrare documentazione, computer e telefoni cellulari utili allo sviluppo delle indagini. Le Fiamme gialle, tra l’altro, hanno perquisito in Lombardia due sedi della società coinvolta e gli uffici dei due manager della multinazionale.
L’operazione è un ulteriore sviluppo dell’indagine che ha già consentito nello scorso mese di luglio, per quanto attiene ai progetti co-finanziati dall’unione europea, di eseguire un provvedimento cautelare personale nei confronti di dirigenti e funzionari dell’Asp per essersi appropriati complessivamente di circa 300mila euro di risorse inerenti a un progetto di matrice comunitaria denominato “Stop and Go” (operazione “Stop and Go”) e, per quanto concerne la corruzione in atti giudiziari, nel mese di settembre sempre dello scorso anno ha portato all’interdizione dai pubblici uffici di un dirigente e di due funzionari dell’Asp di Catanzaro.
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