I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito, negli ultimi giorni, numerosi controlli a tutela del monopolio statale del gioco e delle scommesse, nel corso dei quali sono stati individuati alcuni esercizi dotati di attrezzature per l’illecita attività di raccolta di giocate veicolate su siti non autorizzati. I finanzieri del Gruppo di Aversa, nel corso di una mirata attività finalizzata alla tutela della fiscalità dei giochi per garantire il gettito derivante dal prelievo erariale unico sulle scommesse ed il regolare versamento dalle imposte sugli intrattenimenti, hanno individuato un centro di raccolta abusivo operante a San Marcellino.
Nel corso dell’intervento i finanzieri hanno sorpreso un cittadino extracomunitario che aveva appena effettuato una scommessa attraverso un “conto gioco” messo a disposizione dal titolare dell’attività su un sito internet di un allibratore estero non autorizzato ad operare in Italia. Sottoposte a sequestro numerose ricevute di giocate e tutte le attrezzature utilizzate per l’illecita attività di raccolta, tra cui personal computer appositamente configurati e collegati ad una stampante termica dedicata. Per il proprietario della sala giochi, oltre alle pesanti sanzioni pecuniarie previste, è scattata la denuncia per il reato di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommesse.
I successivi approfondimenti effettuati nei confronti dell’avventore, un quarantenne di origini albanesi, hanno consentito di accertare che lo stesso era clandestino sul territorio dello Stato e destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bari nel 2009 in quanto condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per il reato di riciclaggio. L’uomo, oltre ad essere denunciato per la partecipazione all’attività di scommesse abusive, è stato quindi tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Mondragone, invece, hanno eseguito controlli presso due centri di raccolta scommesse per via telematica ubicati nei comuni di Castel Volturno e di Cancello ed Arnone. Le attività ispettive hanno consentito di rilevare che i centri scommesse, “mascherati” come Cdr (centro trasmissione dati), operavano la raccolta ed accettazione di giocate su eventi sportivi per conto di bookmaker esteri (uno dei quali avente sede a Cipro) privi della prescritta concessione dei Monopoli di Stato necessaria per operare sul territorio nazionale. Anche in questo caso sono state sottoposte a sequestro le attrezzature utilizzate per le illecite attività e i gestori dei due centri irregolari, risultati peraltro sprovvisti delle previste autorizzazioni, sono stati denunciati alla Procura di Santa Maria Capua Vetere anche loro per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommesse. Sono ora in corso accertamenti volti a ricostruire l’ammontare effettivo del volume delle giocate per il recupero a tassazione delle imposte evase.
Il gioco d’azzardo illegale, oltre a consentire una larga diffusione di evasione fiscale dovuta alla mancata dichiarazione dei concessionari dei redditi percepiti, costituisce una minaccia per la sicurezza dei consumatori, che ricevono proposte di gioco prive di adeguate garanzie sulla trasparenza delle procedure e sulla sicurezza delle eventuali vincite. Il settore dell’abusiva raccolta di scommesse si presta poi a rappresentare un canale privilegiato di reimpiego di proventi illeciti, anche della criminalità organizzata.