Un gigantesco cumulo di rifiuti, alto 15 metri, franato a causa delle pesanti piogge, ha travolto e ucciso diverse persone, almeno 17, a Maputo, capitale del Mozambico.
Distrutte cinque case, altre abitazioni sono state abbandonate per il rischio di ulteriori crolli. Sul posto i soccorritori scavano sotto i detriti alla ricerca di altre possibili vittime. Le violente piogge che da ieri si sono abbattute su Maputo hanno provocato inondazioni e danni a strade e abitazioni.
Il crollo si è verificato nel quartiere povero di Hulene, a circa 10 chilometri dal centro di Maputo. Le abitazioni travolte, poco più che baracche con il tetto di lamiera, secondo le prime informazioni, sarebbero state costruite illegalmente. Lo sfruttamento del territorio in Mozambico spinge moltissime persone a insediarsi abusivamente nei pressi dei centri urbani principali, nella speranza di trovare un lavoro e salari più alti.
“Vivo qui perché non ho altro posto in cui andare”, ha spiegato una delle abitanti di Hulene. “Questa discarica avrebbe dovuto essere chiusa più di dieci anni fa perché è piena, ma continuano ad accumulare rifiuti”, ha denunciato Teresa Mangue, del comitato di quartiere.