Parete, 14enne ferito alla testa da proiettile: Luigi torna a parlare. Colpevole ancora sconosciuto

di Redazione

“Mio figlio si sta riprendendo. Voglio ringraziare tutti per la disponibilità e la solidarietà dimostrata”. Torna a sorridere la mamma di Luigi, il 14enne ferito da un proiettile vagante a Parete, nel Casertano, nel primo pomeriggio della Vigilia di Natale, in via Vittorio Emanuele, mentre si intratteneva con amici vicino ad un bar.

Il ragazzo è ricoverato al centro specializzato in riabilitazione neuropsichica Maugeri di Telese Terme, nel Beneventano. Da qualche giorno è tornato anche a parlare ed ha ricevuto la visita dei compagni della Frocalcio, la squadra in cui gioca.

Intanto, sul fronte delle indagini, ancora ha un nome l’autore della sparatoria del 24 dicembre scorso. Qualche giorno dopo i carabinieri hanno interrogato un imprenditore, proprietario di un terreno in via Vicinale Vecchia, una strada parallela a via Vittorio Emanuele, da dove, secondo i periti, sarebbe partito il colpo di pistola. L’uomo, però, non è indagato.

Gli investigatori hanno individuato la traiettoria del proiettile esploso. Fondamentale è stata la consulenza tecnica e balistica di Claudio De Matthaeis, il quale ha effettuato diversi sopralluoghi in quelle strade, utilizzando anche un manichino posizionato esattamente dove si trovava il 14enne quel pomeriggio.

Analizzati, inoltre, i tre proiettili ritrovati, compreso quello estratto dalla testa del ragazzo, e i filmati di videosorveglianza della zona. Sembra che il proiettile che ha raggiunto Luigi fosse “in caduta” e per questo non ha avuto la forza necessaria per uscire dal cranio del ragazzino. A questo punto, gli inquirenti valutano l’ipotesi dei colpi esplosi da una zona più lontana.

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