Domenico Ciancio e la moglie Rosaria Carandente, 40 e 37 anni, sono morti nella notte, all’interno della loro abitazione, asfissiati dal fumo di un piccolo incendio divampato in casa.
Sull’origine del rogo sono in corso accertamenti. Si parla di una stufa a gas lasciata accesa troppo vicino ad un vicino divano, andato poi in fiamme. Dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa, che avevano avvertito un fumo acre nella zona, a scoprire i corpi è stato il padre di Rosaria che abita al piano di sotto.
Lasciano due figli di 10 e 13 anni che al momento della tragedia non erano in casa poiché dormivano dai nonni. Domenico, detto “Mimmo”, lavorava come carrozziere nella ditta del padre. Rosaria, casalinga, si occupava a tempo pieno dei loro bambini e della mansarda dove abitavano da quando si erano sposati, all’ultimo piano della palazzina al civico 14 di via Palizzi, al confine tra Qualiano e Villaricca, dove vive anche la famiglia della donna.
Sul posto i carabinieri della locale stazione che hanno eseguito i rilievi, mentre la Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia sulle salme dei coniugi.