Il commercialista Salvatore Di Nunzio, accusato di riciclaggio di denaro per conto della camorra, è stato arrestato dai carabinieri del Ros.
Detto “Tore ‘a lavatrice”, per la sua presunta disponibilità a fornire operazioni sospette, il professionista dovrà difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, sulla scorta di alcuni presunti legami con ile famiglie malavitose dei Polverino e dei Mallardo, operanti nell’area a nord di Napoli.
Di Nunzio è stato consulente anche degli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del parlamentare di Forza Italia Luigi Cesaro, entrambi in carcere da otto mesi nell’ambito della stessa inchiesta condotta dai pm della Dda Mariella Di Mauro e Giuseppe Visone, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.
La cattura è scaturita nell’ambito dell’inchiesta sull’accordo tra imprenditoria, clan e politica per la realizzazione dei Piani di insediamento produttivi prima nel comune casertano di Lusciano, poi in quello napoletano di Marano.