Un altro giunto sul binario lungo il quale, all’altezza di Pioltello, è avvenuto il deragliamento del treno regionale Cremona-Milano lo scorso 25 gennaio che ha causato tre morti e quasi 50 feriti, è stato sequestrato. E’ uno degli sviluppi dell’inchiesta condotta dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano.
Anche questo si muoveva come quello che è al centro delle indagini sull’incidente, anche questo aveva problemi tecnici simili al primo. E’ stato un consulente della procura a scoprirlo lungo la rotaia.
La porzione di rotaia è stata sollevata da una gru e caricata su un camion che la porterà in un deposito, dove resterà a disposizione dei periti nominati dai pm milanesi. Inizieranno, invece, lunedì le operazioni di rimozione dei cinque vagoni deragliati, che saranno sollevati e portati in un hangar di Ferrovie dello Stato.
Le prime indagini della Polizia ferroviaria, fa sapere il Corriere della Sera, si erano subito orientate al giunto che unisce due lunghe sezioni di rotaie e che si è rotto facendo deragliare il treno regionale nel quale il 25 gennaio sono morte le tre passeggere. Poche ore dopo l’incidente, gli investigatori hanno rilevato che sotto una giunzione tra le rotaie c’era una pezzo di legno messo per sostenere la rotaia ed evitare che, forse a causa di un cedimento della massicciata, ‘battesse’ continuamente contro le pietre al passaggio delle centinaia di treni che ogni giorno transitano su quel tratto. La tavoletta potrebbe aver ceduto a sua volta e le oscillazioni avrebbero danneggiato la rotaia fino a farla spezzare per ‘fatica’ negli ultimi 23 centimetri. Prima di distaccarsi completamente lasciando un ‘buco’, il pezzo di acciaio potrebbe essere finito sotto la ruota di un vagone creando uno scalino che lo avrebbe fatto deragliare.