Aversa – Maggioranza aversana sempre più arcobaleno e con il rischio di implodere subito dopo la tornata elettorale per le politiche del prossimo 4 marzo. A rischiare di più sarebbe, secondo i soliti bene informati, il potente assessore alla Cultura allo Sport e al Contenzioso Alfonso Oliva che, da persona ultravicina al consigliere regionale di Forza Italia Giampiero Zinzi, potrebbe trovarsi senza una copertura in Consiglio comunale dove i due consiglieri comunali di riferimento, eletti con lui nella lista “Aversa Domani”, Daniele Paolo Sbano e Danila De Cristofaro, potrebbero togliergli il supporto, chiedendo la presenza in giunta di un loro assessore di riferimento.
Sbano e Danila De Cristofaro, infatti, nella campagna elettorale in corso, non fanno mistero di appoggiare il centrosinistra. In particolare, poi, cosa molto più indicativa, hanno preso le distanze dalla lista “Aversa Domani”, per cui, di fatto, hanno già preso le distanze da Oliva che, occorre comunque evidenziarlo, aveva lasciato la poltrona di consigliere comunale per passare nell’esecutivo normanno guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro. Passaggio proficuo considerato che Oliva, almeno sino ad oggi, è considerato uno tra i più potenti come assessore, oltre ad essere tra quelli più ascoltati dal primo cittadino.
Una richiesta quella dei due consiglieri oggi indipendenti, se si considera che altri consiglieri comunali, pur essendo una sola unità, si sono visti riconoscere un proprio assessore di riferimento. Basti pensare a Francesco Di Virgilio, a Rosario Capasso e Giovanni Innocenti. Guarda caso tutti con contaminazioni di centrosinistra.
In guerra, nemmeno tanto velata, anzi a viso aperto, come è suo solito, è anche lo stesso Rosario Capasso che, oltre a lamentare un mancato coordinamento tra il dirigente del settore e il suo assessore di riferimento, Gilda Emanuele, non avrebbe gradito il no che sarebbe stato opposto da De Cristofaro e dal suo vice Michele Ronza sul nome del dirigente da nominare per l’ufficio urbanistica che, da quanto è dato sapere, dovrebbe essere quello dell’ingegnere Piero D’Orazio, già in auge ai tempi dell’amministrazione del compianto Giuseppe Sagliocco.
Il sindaco e il suo secondo, invece, sarebbero nettamente contrari, preferendogli il collega Anacleto Motti. Si tratta, ovviamente, di voci insistenti raccolte nei corridoi della casa comunale, che riportiamo solo per dovere di cronaca. Insomma, tempi duri per il povero sindaco De Cristofaro, a meno che non scenda in campo direttamente il Pd per il quale, da quanto sembra, attraverso persone a lui vicine, starebbe facendo campagna elettorale.