Aversa – “Non ho mai chiesto il rimborso dei biglietti ferroviari per la nostra andata a Roma in occasione dell’audizione in commissione parlamentare antimafia”. A parlare il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, che continua: “A comprare i biglietti era stato il mio vice Michele Ronza che se li è visti rimborsare su iniziativa istituzionale della segretaria comunale. Noi non li avremmo richiesti ma, nel contempo, non credo si debba gridare allo scandalo. In quasi due anni è l’unica spesa di rappresentanza di questa amministrazione insieme ad un regalo simbolico, un presepe di cioccolato da 25 euro (che mi ero offerto di pagare io) per il vescovo a Natale scorso”.
Poi il sindaco si rivolge alla sua ex vice, Federica Turco, che aveva gridato allo scandalo: “Alla signorina Turco – commenta il primo cittadino normanno – voglio solo far notare che invece, l’amministrazione precedente, alla quale lei tanto si ispira, ha elargito quali spese di rappresentanza, solo per caffè, anche 600 euro presso un bar in prossimità della casa comunale, per non parlare ogni qualvolta il sindaco o altri rappresentanti dell’amministrazione si recavano a Napoli o a Roma per motivi istituzionali”.
“La differenza – conclude De Cristofaro – si fa con i fatti, così come per quanto riguarda i guasti trovati nel settore di delega della stessa Turco. Oggi lei ci critica, ad esempio, per lasciare al freddo alcune aule al Terzo Circolo, ma lo sa che sono necessari tempi tecnici, che bisogna indire ed espletare delle gare di appalto? O lo ha già dimenticato?”.