Aversa, il Ministero della Giustizia non paga rifiuti e acqua: Comune avanza 1,5 milioni

di Livia Fattore

Aversa – Amministrazione comunale a caccia di fondi tra il gestore del servizio del gas e il ministero della Giustizia che non ha pagato la Tari per il tribunale e il Giudice di pace. Il tutto per diversi milioni di euro che costituirebbero linfa vitale per le asfittiche casse del comune normanno. Mentre vi sono buone notizie per quanto riguarda l’avvio dei lavori per la ristrutturazione dell’edificio da trasformare in aula bunker.

“Ancora una volta grazie all’impegno profuso dal sottoscritto – ha dichiarato il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici e Metano, Michele Ronza – riusciamo ad avere il saldo 2017 e acconto per il 2018 dalla 2iretegas. Complessivamente nelle casse comunali andranno quasi 600mila euro che rappresentano una bella boccata d’ossigeno”. “Fatti non parole… e non finisce qui. Al mercato, – continua il numero due della giunta normanna – grazie al lavoro dei consiglieri comunali delegati ai tributi e al bilancio Renato Oliva e Salvatore De Gaetano, siamo già a quota 50mila euro. L’amministrazione De Cristofaro va avanti senza sosta. Domani il dirigente del settore Finanze, Claudio Pirone, emetterà le fatture per incassare il corrispettivo di 2iretegas”.

Più difficile il recupero delle somme che dovrebbero essere sborsate dal ministero di Giustizia. “Abbiamo un credito – ha dichiarato il consigliere comunale di Campania Libera Rosario Capasso che con Ronza e il dirigente del settore Affari generali, Giuseppe Nerone, stanno seguendo la vicenda – che pensavamo di 2 milioni e 400mila euro. Si tratta di anticipazioni degli enti locali per sezioni distaccate del tribunale. Nel corso di un summit con i tecnici e il dirigente di sezione del ministero abbiamo scoperto che, mentre in precedenza vi era una restituzione del 70% nel tempo, dal 2007 al 2015, si è passati al 30%, scendendo addirittura a circa 4/500mila euro e sono anche in discussione perché non vorrebbero corrisponderceli”.

Si è però scoperto che dal ministero non avrebbero mai corrisposto i pagamenti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e dei canoni idrici. “Stiamo verificando – ha dichiarato Capasso – la corresponsione di Tari e canoni idrici che non sarebbero stati pagati per tutti gli uffici giudiziari presenti sul territorio comunale, dal Castello Aragonese, all’archivio di piazza Papa Giovanni XXIII, alla vecchia sede del giudice di pace in piazza Plebiscito. È in atto la verifica, stimiamo di essere creditori di circa un milione e mezzo di euro”. “A margine della riunione che abbiamo tenuto qualche giorno fa – continua Capasso – i responsabili di settore del Ministero di giustizia ci hanno chiesto la concessione in uso dell’ex sede del Giudice di pace fondando sul fatto che il mutuo che avemmo per la ristrutturazione aveva il vincolo destinazione. Una richiesta assurda considerato che l’edificio è nostro e che il mutuo lo stiamo pagando noi”.

Accanto a notizie negative vi è anche qualcuna positiva sempre per quanto riguarda l’edilizia giudiziaria nella città normanna. “Ci è stato preannunziato – ha concluso l’esponente di Campania Libera – che entro l’estate prossima partiranno i lavori per la ristrutturazione dell’edificio annesso al complesso del Castello Aragonese noto cime la ‘Cavallerizza’, che sarà adibito ad aula bunker. Una struttura che, quando sarà ultimata, sarà la più tecnologica d’Europa al servizio di uno dei tribunali più importanti del nostro Paese”.

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