Casapesenna, contributi ad associazioni: Piccolo accusa l’Amministrazione di “spese folli”

di Redazione

Casapesenna –  Il consigliere di opposizione Carmine Piccolo ha presentato tre interrogazioni chiedendo chiarimenti sulle spese e sui contributi erogati dall’amministrazione comunale ad associazioni del territorio. In particolare, il consigliere fa riferimento a tre determine, relative a tre rispettivi contributi a tre diverse associazioni, per un importo complessivo di circa 10mila euro.

“L’amministrazione De Rosa – sostiene Piccolo – effettua spese pazze e senza controlli a danno dei cittadini. A mio avviso ha commesso errori ed è giusto che paghi di tasca sua. Ho inviato gli atti al revisore ed alla Corte dei conti per i dovuti accertamenti. Il regolamento comunale dice che si può dare come contributo massimo il 50% delle spese sostenute, mentre l’amministrazione ha finanziato il 100% della spesa, e poi in alcuni casi i beni acquistati sono stati venduti in sagre o feste generando entrate per le associazioni. Come è possibile? In altri casi le fatture di spesa sono intestate a persone fisiche e non all’associazione presentatrice del progetto e soprattutto in un caso l’intestatario delle fatture risulta essere familiare di un componente della giunta De Rosa”.

Emblematica, secondo Piccolo, la spesa sostenuta per un torneo di beach volley su sabbia allestito nel campo di calcio: “1400 euro per sabbione fine per 50 metri, cioè quattro camion grandi per un campetto, più altri attrezzi”, spiega Piccolo, che fa notare come ci sarebbero “operazioni fatte spesso in contanti, non proprio nella limpidezza delle regole di finanza pubblica, ed anche erogazioni di rimborso ad associazioni su conti correnti personali e non intestate alla associazioni stesse, cosa inusuale ed anomala”.

Intanto, in vista delle amministrative del 2019 l’opposizione si prepara a presentare la propria coalizione per puntare al governo cittadino: “Il primo obiettivo – fa sapere Piccolo – è trovare un sindaco di alto profilo e che abbia grande consenso tra i cittadini”.

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