I fan italiani che avevano avuto l’occasione di ammirare i Mr.Big lo scorso novembre, al Live Music Club di Trezzo sull’Adda, nel Milanese, lo ricordano con ancora tanta voglia di salire sul palco e dire la sua. Il morbo di Parkinson, che gli era stato diagnosticato già dal 2014, l’aveva ormai limitato nei movimenti. Non poteva essere più il funambolico batterista di una volta. Eppure, Pat Torpey non voleva mollare, aveva ancora il desiderio di far parte della band, seguendola anche in tour, pur essendo relegato al ruolo di corista-percussionista e tornando dietro i tamburi solo per l’esecuzione della ballad “Just Take my heart”.
Forse è proprio quella voglia di fare musica e sentire il calore del pubblico che lo hanno fatto andare avanti in questi ultimi anni, accompagnandolo fino all’ultimo respiro. Fino alla triste notizia di mercoledì 7 febbraio: all’età di 58 anni Pat volava nell’altra dimensione. A dare l’annuncio, su Twitter, i suoi compagni di una vita Eric Martin (voce), Paul Gilbert (chitarra) e Billy Sheehan (basso). “Con il cuore spezzato – si legge nel post – vi comunichiamo che il nostro fratello, amico, batterista e membro fondatore, Pat, è scomparso mercoledì 7 febbraio in seguito a delle complicazioni del morbo di Parkinson. La famiglia, la band e il management chiedono la massima riservatezza in questo momento difficile”.
Nato a Cleveland il 13 dicembre 1959, oltre ad aver partecipato alle incisioni degli album dei Mr. Big ed ai relativi tour a partire dal 1988, Pat Torpey pubblicò album solisti (grazie alla popolarità acquisita in Asia) e due metodi didattici per batteria: “Big Drums” (con la partecipazione di Billy Sheehan) e “Rock Groove Drumming”. Altre collaborazioni artistiche lo portarono in tour con David Lee Roth, Richie Kotzen, Impellitteri, The Knack e Johnny Hiland.
Nel 2014 gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson, che aveva iniziato ad affliggerlo due anni prima; nonostante questo e grazie all’enorme stima ed affetto dei compagni della band, il batterista rimase un membro effettivo dei Mr. Big prendendo parte alla stesura e registrazione dei dischi successivamente pubblicati (“…The Stories We Could Tell” e “Defying Gravity”) e partecipando ai relativi tour, in cui Matt Starr lo sostituiva alla batteria per quasi l’intera durata dei concerti.