Oscar inglesi, trionfa “Tre Manifesti””. Un premio al film di Guadagnino

di Gaetano Bencivenga

La cerimonia di premiazione dei Bafta, meglio noti come Oscar del cinema britannico, giunti alla 71esima edizione, ha sancito il trionfo di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh. La storia, a tinte pulp, della vendetta di una madre, magistralmente interpretata da Francis McDormand, per il rapimento, lo stupro e l’omicidio della giovane figlia, ha scosso anche le coscienze dei giurati del prestigioso riconoscimento, secondo per importanza al solo Oscar hollywoodiano, tanto da convincerli ad assegnargli ben cinque allori: miglior pellicola dell’anno, miglior film britannico, attrice protagonista, attore non protagonista (Sam Rockwell) e sceneggiatura originale.

Il suo rivale più accreditato, la fiaba di un amore eterno e diverso, con tratti di thriller e, persino, horror, “La forma dell’acqua” del messicano Guillermo Del Toro ha portato a casa i riconoscimenti per la regia, la colonna sonora e la scenografia, mentre il trofeo per l’attore protagonista è andato al mimetico Gary Oldman, insuperabile nei panni del primo ministro Winston Churchill nel riuscito biopic “L’ora più buia”. Tra le attrici non protagoniste ha prevalso la caratterista Allison Janney, madre dispotica della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, protagonista un ventennio fa di una torbida storia di ripicche, gelosie e attentati ai danni della collega Nancy Kerrigan nell’apprezzato “I, Tonya”.

La notte del Royal Albert Hall, storica ed elegante location della kermesse, ha regalato soddisfazione anche al nostro cinema grazie all’ormai lanciatissimo, sul mercato internazionale, “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino, che si è guadagnato un sacrosanto premio per la sceneggiatura non originale curata dal celebrato James Ivory, cineasta novantenne ma ancora pieno di energia creativa.

Ora la prossima tappa della cosiddetta “Award Season” sarà quella di maggior risonanza planetaria, ovvero la consegna degli Oscar a Los Angeles il prossimo 4 marzo e, se il buongiorno si vede dal mattino, “Tre manifesti” si avvicina a grandi passi a rivestire il ruolo di asso pigliatutto della stagione cinematografica.

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