Un’Italia “in bianco”, questo è stato il colore che ha dominato su ogni regione dello stivale: da Napoli alla Valle d’Aosta, la neve è divenuta amica di tutti senza alcun pregiudizio. Lo spettacolare evento di oggi, 27 febbraio, ha portato, però, una serie di disagi, soprattutto al Sud, per antonomasia non abituato a certe emergenze. In provincia di Napoli e Caserta: scuole chiuse, traffico bloccato all’aeroporto di Capodichino, circolazione fortemente rallentata per il nodo ferroviario, con i servizi ridotti dell’Alta Velocità tra Napoli e Roma, e caos su diverse arterie stradali di accesso alla città. Le previsioni meteo per oggi dicevano tutt’altro, mette in chiaro il Comune di Napoli che fino a ieri sera non aveva disposto la chiusura della scuole.
“Siamo sicuri che questo adeguamento alle nuove e inaspettate condizioni sia un atto di responsabilità su cui non c’è da polemizzare – spiega l’assessore comunale alla Scuola, Annamaria Palmieri -. La decisione di chiudere le scuole non era stata presa ieri seguendo le indicazioni che venivano dalle previsioni meteo e dal tavolo prefettizio di ieri”.
L’assessorato comunale alla Protezione Civile raccomanda di “limitare gli spostamenti solo se strettamente necessari” mentre la neve in queste ore ha imbiancato anche gli scavi di Pompei, Ercolano e anche l’isola di Capri. Sull’isola di Ischia, scuole chiuse a Serrara Fontana, Barano, Forio e anche a Ischia Porto. E dopo 62 anni nevicata anche sull’isola di Procida che si è svegliata ricoperta di neve. Nel 1956 l’ultima nevicata, secondo quanto ha potuto ricostruire l’assessore Rossella Lauro.
Al Sud, in bianco anche la Basilicata. Dopo una tregua di alcune ore, stamane è ripreso a nevicare in maniera intensa, imbiancando anche i rioni Sassi di Matera. In particolare, però, le nevicate più copiose sono segnalate nella città di Potenza e nella provincia del capoluogo lucano dove le scuole, per disposizione dei sindaci, sono rimaste chiuse in quasi tutti i Comuni. In tutta la regione, inoltre, nella notte sono state registrate temperature di alcuni gradi, anche dieci, sotto lo zero. Secondo quanto si è appreso, sulle principali strade della regione, la circolazione è rallentata ma senza particolari criticità.
A Roma, invece, strade ghiacciate, alcune code e rallentamenti per ghiaccio con condizioni di guida difficoltosa per gli automobilisti. Il traffico veicolare, anche vista la chiusura delle scuole, è inferiore ad un giorno feriale ordinario. Chiusa e poi riaperto viale della Primavera a Centocelle per ghiaccio con l’intervento di vigili del fuoco; in via di Casal Morena si registra la presenza di alberi sulla carreggiata in direzione via Anagnina. In via delle Acacie sempre a Centocelle, invece, Luce Verde segnala “possibili difficoltà di circolazione” a causa lavori di potatura altezza civico 55 per la “potatura di un pino pericolante”.
Si stanno contando già le prime vittime: a Milano un senzatetto è morto, questa mattina, a seguito di un attacco cardiaco, nella zona della stazione Centrale. Inutile l’intervento dei medici del 118 che hanno tentato di rianimarlo. Secondo le prime informazioni l’uomo, un 47enne, è stato soccorso. Nel capoluogo lombardo, la notte scorsa, la temperatura è scesa svariati gradi sotto lo zero. L’ipotesi prevalente è che sia morto per le conseguenze del gelo.
La regione cuore verde dell’Italia, l’Umbria, si è ritrovata sotto zero: tutte le città e i paesi si sono svegliati con temperature glaciali che hanno toccato addirittura i -15,3 gradi a Cascia e a Forca Canapine nella notte. Oltre a quella di Santa Rita e alla vetta dei Sibillini, le località più fredde registrate dal sistema di rilevamento del centro funzionale della Protezione civile umbra, nel corso della notte appena trascorsa, sono state: Monte Cucco (-12,1), Lisciano Niccone, Castagnacupa e Ponte Santa Maria, zona Città della Pieve, con -11, a La Bolsella, zona Assisi, -10,8. Il termometro ha toccato i -10,5 a Casa Castalda. Tanti i borghi che sono finiti sotto i -10 gradi, tra cui Nocera Umbra, Bastardo, Branca e Tresa. Nelle principali città si è registrato -6 a Perugia, -5,2 a Terni, -9,1 a Foligno, -9 a Norcia, -8,9 a Spoleto, -5,5 a Gubbio, -4 Città di Castello, -6,4 a Todi, -7 Orvieto, -6,7 ad Amelia e -5,5 a Narni. Nessuna stazione di rilevamento dislocata sul territorio umbro ha fatto registrare un valore positivo.
Intanto, la stazione meteo dell’Arpa sul Monte Bianco fa registrare uno dei valori più bassi dalla sua installazione ai 4.750 metri del Colle Major, avvenuta nel luglio 2015: dalla mezzanotte all’una e dieci si sono toccati i -36,6 gradi. Continua quindi a far sentire anche in Valle d’Aosta i suoi effetti Burian, il vento gelido siberiano. Restando sullo stesso massiccio ma scendendo ai 3.466 metri di Punta Helbronner, stazione di arrivo della funivia Skyway, poco prima delle 6 si sono sfiorati i -28 gradi e alle 5 la temperatura percepita al vento era di -37 gradi. Spostandosi sul Cervino, ai 3.488 metri del ghiacciaio del Plateau Rosà, alle 5 la stazione meteo dell’aeronautica ha registrato -29 gradi. La rete di monitoraggio regionale segnala minime di -13,3 a Courmayeur,-23,4 a La Thuile, -20,5 a Cogne, -23,1 a Pila, -7,7 ad Aosta, -6 a Saint-Vincent, -21,7 a Cervinia e -20,9 a Gressoney-La-Trinité.
Neve e disagi anche nelle Marche. Nevica ancora intensamente ad Ancona, Pesaro, Civitanova Marche e in generale lungo la costa. Non ci sono grandi problemi alla viabilità, a parte in alcuni centri abitati come Macerata e in generale sulle strade in pendenza. Il Comitato Operativo Viabilità (Cov) è riunito presso la Prefettura di Ancona.