Arrestate tre persone di nazionalità italiana e rumena, tutte coinvolte, a vario titolo, nel trasporto e stoccaggio di oltre 640 chilogrammi di hashish. Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e in attuazione del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri della compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro – nella circostanza impegnati nel comune di Roma, anche al fine di garantire un interscambio professionale suggerito dall’operare in aree a più alta densità abitativa – hanno intercettato l’ingente partita di stupefacenti proveniente dall’estero e, verosimilmente, destinata al florido mercato illecito capitolino.
L’attività eseguita dai finanzieri prendeva spunto dall’osservazione di un autoarticolato con targa rumena che, seguendo un’andatura sospetta, percorreva la via Polense, nel settore est della capitale. Il Tir giungeva, quindi, nei pressi di una società di logistica e trasporti, ove faceva subito ingresso. Anomala, nell’occasione, appariva la circostanza che, non appena ricoverato il mezzo all’interno del piazzale della ditta, ulteriori soggetti provvedevano, con fare guardingo, a richiudere le cancellate di ingresso al deposito, trovate, invece, aperte all’arrivo del mezzo pesante.
I finanzieri decidevano, a quel punto, di approfondire il controllo, facendovi accesso e richiedendo l’esibizione della documentazione scortante la merce. L’esame del titolo di viaggio lasciava emergere immediatamente delle irregolarità, atteso che l’autoarticolato – trasportante un carico di prodotti ortofrutticoli – risultava proveniente dalla Spagna e diretto in Romania, nulla risultando in merito alla sosta nella capitale. Il controllo più approfondito del contenuto consentiva di comprendere le ragioni di tali anomalie: perfettamente occultata tra quintali di cipolle, un’ingente partita di stupefacente di oltre 640 chilogrammi di hashish.
La droga e l’autoarticolato sono stati quindi sequestrati, mentre le tre persone – individuate nel titolare del deposito, l’autista del Tir e il complice di quest’ultimo – sono state tratte in arresto e condotte nel carcere di Regina Coeli.
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