Ailano, esche avvelenate per uccidere bovini vaganti: denunciato un 63enne

di Redazione

I carabinieri della stazione forestale di Piedimonte Matese, insieme al medico veterinario dell’Asl, si sono portati su un fondo agricolo privato, in località “Via Colli”, ad Ailano (Caserta), dove hanno rinvenuto una sostanza sospetta, contenuta all’interno di una bacinella di plastica, costituita da mangime per animali (sfarinati) miscelata con preparati velenosi simili a quelli usati per l’uccisione di topi e ratti.

La responsabilità del gesto è stata immediatamente assunta da G.P., di 63 anni, del posto, che ha asserito di aver posizionato l’esca avvelenata con il preciso intento di causare la morte degli animali bovini che pascolano vaganti ed incustoditi da tempo nella zona e che hanno creato notevoli danni anche alla sua proprietà.

I militari hanno quindi proceduto al sequestro probatorio dell’esca avvelenata ipotizzando a carico dell’indiziato la sussistenza del reato di tentativo di uccisione con crudeltà e senza necessità di animali della specie bovina e/o di altri animali domestici e/o selvatici della zona.

Il materiale sequestrato, ai sensi dell’Ordinanza del Ministero della Salute, dettante norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati, è stato avviato, per il tramite della locale Asl veterinaria, ad analisi presso l’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno per stabilire l’esatta classificazione tossicologica della sostanza rinvenuta. Il sequestro è stato convalidato dall’autorità giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere.

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