Burkina Faso, assalto all’ambasciata di Francia nella capitale: uccisi 4 assalitori

di Redazione

Un commando islamico ha tentato di assaltare l’ambasciata di Francia a Ouagadougou. Il blitz è stato sventato dai gendarmi burkinabè che proteggevano i locali e, come confermato da fonti francesi, “i quattro assalitori sono stati uccisi”. Altri commando sarebbero in azione nella capitale. Diverse persone sono rimaste ferite: lo ha riferito un responsabile di un ospedale di Ouagadougou, Souro Sanou, senza fornire ulteriori dettagli.

I terroristi, che hanno attaccato l’ambasciata di Francia a Ouagadaougou senza riuscirci, sono poi penetrati nel quartier generale dello Stato maggiore delle Forze armate locali: lo riferiscono media francesi citando una fonte interna alla sede diplomatica. Il ministro delle Comunicazioni burkinabe’, Remy Danjuinou, ha detto che non è chiaro quanti terroristi abbiano partecipato all’attacco all’ambasciata di Francia e al quartier generale delle Forze armate e quanti siano in fuga. Il ministro ha riferito che i colpi di arma da fuoco e le esplosioni sono diminuiti e si sono visti impiegati lasciare gli uffici nei pressi degli edifici attaccati.

“La situazione” all’ambasciata di Francia e all’Istituto di cultura francese a Ouagadougou “è sotto controllo”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Parigi, Jean-Yves Le Drian, mentre il governo del Burkina Faso ha confermato gli attacchi contro l’ambasciata e lo Stato maggiore generale. Secondo una fonte dell’ambasciata francese interpellata da Le Monde, “il dispositivo di sicurezza ha impedito agli aggressori di entrare nel complesso dell’ambasciata”.

In Burkina Faso negli ultimi mesi c’erano già stati stati assalti, soprattutto nel nord, al confine con il Mali, ma anche a Ouagadougou dove in agosto un attacco a un ristorante aveva causato 18 morti e 22 feriti. I morti di attacchi terroristici in Burkina Faso sono più di 80 dal 2015. Nel gennaio 2016 in particolare nella capitale vi era stato un attacco portato da tre giovani terroristi di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) contro il bar “Capuccino” e l’Hotel “Splendid” uccidendo 30 persone.

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