Quattro maestre e una bidella indagate, una struttura privata con asilo nido e scuola materna posta sotto sequestro. Sono gli elementi principali dell’operazione dei carabinieri della compagnia di Pordenone compiuta in un comune della provincia. Da quanto si è appreso, le vittime di percosse, urla e comportamenti traumatizzanti sarebbero una ventina di bambini di età compresa tra sei mesi e sei anni. Le azioni violente delle docenti e dell’inserviente sono state svelate grazie ad alcune telecamere nascoste dagli investigatori dopo la denuncia di una mamma, che ha fatto scattare le indagini.
Alle due maestre – di 46 e 20 anni, entrambi residenti nel Pordenonese, è stato imposto il divieto di esercitare la professione in qualsiasi altro ente pubblico e privato. Oltre a loro, sono indagate in concorso altre due insegnanti e l’inserviente. Nel corso delle indagini sono state documentate una serie di violenze fisiche e intimidazioni operate ai danni di numerosi bambini in tenera età. La struttura, una scuola materna e asilo nido attiva in provincia di Pordenone, è stata posta sotto sequestro dai carabinieri in esecuzione di decreto emesso dall’autorità giudiziaria. Le misure sono state eseguite nella mattinata di sabato 3 marzo.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Pordenone, sono state posizionate delle telecamere nell’asilo che hanno filmato una serie di violenze fisiche e intimidazioni operate ai danni di circa 20 bambini in tenera età, i quali, secondo l’accusa, per futili motivi venivano fatti oggetto di percosse di vario genere, anche sulla nuca e sul viso, talvolta facendo sbattere il volto dei piccoli sul tavolino, in altri casi afferrandoli e strattonandoli con forza, o traumatizzandoli mediante sottoposizione a vari tipi di punizioni umilianti e lesive della dignità dei minori, accompagnate da grida e urla con il viso a pochi centimetri dal volto dei piccoli.
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