Incidenti stradali simulati, con false vittime che poi ricevevano risarcimenti dalle compagnie assicurative, grazie alla complicità di medici e infermieri. E’ questo il sistema su cui si basava un’associazione di truffatori smantellata dai carabinieri di Roma nell’ambito dell’indagine “Cartruffe”.
Questa mattina i militari della compagnia Roma Centro hanno eseguito un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 20 cittadini romani: 16 arrestati (sei in carcere e dieci ai domiciliari) e 4 sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. In manette anche medici, infermieri e avvocati. Il danno alle assicurazioni ammonterebbe a oltre un milione di euro.
Gli illeciti profitti finivano nelle mani del capo dell’associazione, un romano di 47 anni, che si occupava della ripartizione delle somme agli associati. L’indagine, condotta tramite accertamenti presso gli uffici legali delle Compagnie assicurative danneggiate, numerosi servizi di osservazione e pedinamento, nonché grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, ha documentato gli “spettacoli” che l’associazione “mandava in scena”, ossia la simulazione di sinistri stradali.
Le accuse sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di numerose compagnie assicurative Rc auto, corruzione, sostituzione di persona e falso. Coinvolti, nel complesso, 207 indagati, 78 dei quali per associazione, tra cui i 20 destinatari delle misure cautelari.
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