Terzigno, donna uccisa davanti scuola: suicida il marito che ha sparato

di Redazione

Il cadavere di Pasquale Vitiello, 35 anni, l’uomo che ieri mattina ha ucciso la moglie Immacolata Villani, di 31, dinanzi elementare “Domenico Savio”, nel quartiere di Boccia al Mauro di Terzigno (Napoli), è stato trovato in via Plinio, a poche centinaia di metri dal luogo dove è avvenuto l’omicidio della donna (in alto il video). L’uomo si era allontanato, in sella ad uno scooter, subito dopo aver ucciso la moglie con un sol colpo di pistola.

Vitiello si è ucciso con la stessa arma con cui ha ammazzato la moglie, dalla quale si stava separando. I carabinieri hanno rintracciato il cadavere dell’uomo in via Vicinale Mauro Vecchio, in un rudere circondato dalla vegetazione, seguendo le celle del telefono cellulare in suo possesso. Tutto lascia pensare che il suicidio sia avvenuto subito dopo l’omicidio di Imma.

La donna, residente a Boscoreale, aveva appena accompagnato i figli nella scuola di via dei Pini. Sul posto si sono recati i carabinieri che si sono subito messi sulle tracce del marito della vittima, figlio di un direttore di banca, che lavorava nell’indotto dell’Alenia, azienda aerospaziale. Sembra che la 31enne qualche giorno fa avesse denunciato il marito per maltrattamenti ed era tornata a vivere con il padre, nella cittadina vesuviana, insieme alla loro unica figlia di 9 anni. L’uomo avrebbe lasciato una lettera in cui annunciava di meditare un “proposito di farsi giustizia da sé”.

Secondo una prima ricostruzione, la donna era uscita dall’istituto scolastico dove aveva accompagnato la figlia ed era salita in auto, a bordo della quale sembra ci fosse un’altra donna, la compagna del padre, quando è stata avvicinata dall’uomo giunto in sella ad uno scooter che le ha intimato di scendere perché dovevano parlare. Poco dopo, mentre discutevano sotto la pioggia, si è udito uno sparo e il killer è scappato, generando il panico tra gli altri genitori che stavano lasciando l’area della scuola. I bambini, che in quel momento erano già tutti in classe, sono stati fatti allontanare da un’uscita laterale per evitare di passare davanti al cadavere della donna.

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