È morto facendosi saltare in aria il presunto attentatore seriale che aveva seminato il panico ad Austin, in Texas, con i suoi ordigni. A riferirlo è Sky News, che cita fonti della polizia. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, 24 anni, sospettato di essere l'”unabomber” della città americana, era nella sua auto quando ha fatto esplodere un ordigno mentre la polizia, che lo aveva accerchiato, si avvicinava al suo veicolo.
La morte del presunto attentatore non smorza la tensione in Texas. Il livello di attenzione resta alto. L’Fbi, infatti, si è detta “preoccupata” poichè teme che possano esserci “ancora” altri pacchi bomba “in giro”.
Negli ultimi giorni l’autore degli attentati aveva colpito quattro volte ad Austin, causando due morti e alcuni feriti, e una volta a Schertz – sempre in Texas – dove un pacco bomba è esploso in un centro di distribuzione della FedEx ferendo un dipendente del corriere internazionale, come dimostrano le foto postate su Twitter dal fotografo americano Randy Beamer.
Via Twitter, il presidente americano Donald Trump ha espresso la sua soddisfazione per la morte del cosiddetto unabomber del Texas. “Il sospetto per le bombe ad Austin è morto”, ha scritto in caratteri maiuscoli, aggiungendo le congratulazioni alla polizia: “Ottimo lavoro delle forze dell’ordine e di tutti gli interessati”.