E’ finita nel tardo pomeriggio di ieri, a Ischitella, località balneare di Castel Volturno (Caserta), la latitanza di Radlo Slamowir, 45enne polacco, ricercato in campo internazionale, su ordine della magistratura polacca, perché riconosciuto colpevole di vari delitti quali violenza sessuale, rapina e lesioni, tutti commessi nel suo Paese natale.
A rintracciarlo, in quella sorta di “zona franca” quale può essere considerata la località “Ischitella”, dove hanno trovato riparo numerosi latitanti soprattutto partenopei, tra i quali spicca di certo Nunzio Di Lauro, figlio del famigerato “Ciruzzo o’ milionario”, sono stati gli uomini del commissariato di polizia diretto dal vicequestore aggiunto Luigi Graziano.
Da giorni, gli agenti stavano lavorando su una notizia raccolta confidenzialmente, secondo la quale nell’abitazione di una polacca, in via Scarlatti, aveva trovato rifugio un latitante anch’egli polacco del quale, però, null’altro si sapeva. Coi pochi elementi a disposizione ma con la foto della ragazza, della quale conoscevano solo il nome “Elisabetta”, i poliziotti hanno iniziato una serie di servizi di osservazione in quella zona per individuare la donna da pedinare, poi perché li avrebbe condotti nella tana.
La loro tenacia è stata premiata proprio nella giornata, allorquando, dopo l’ennesimo appostamento in via Scarlatti, riconoscevano la donna e senza che lei s’accorgesse di alcunché, la seguivano sino all’abitazione sita al civico 16 di una traversa della via Scarlatti. Gli agenti, a quel punto, decidevano di intervenire ed all’interno dell’abitazione, oltre alla donna, accertavano la presenza di un uomo, poi identificato nel latitante, che dai successivi accertamenti, risultava essere destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalle autorità polacche perché colpevole di vari delitti. Lo straniero è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere, prima tappa per la sua successiva estradizione in Polonia dove dovrà scontare alcuni anni di carcere.