Oltre 20 siti, diecine di volontari, otto istituzioni pubbliche, dieci istituti scolastici, quattro location per le due “Giornate Fai di primavera” edizione 2018, organizzate dalla delegazione di Caserta. La manifestazione, che si svolgerà sabato e domenica prossimi, aprirà al pubblico monumenti, siti archeologici, edifici storici noti e meno noti per un tuffo nell’arte e nella storia che ogni anno si rinnova.
Dopo il successo delle giornate che nel 2017 fecero scoprire le bellezze e la storia della zona Atellana, quest’anno sarà la volta di Santa Maria Capua Vetere, che avrà il ruolo di protagonista. Ma, accanto a quelli dell’antica Capua, si avrà la possibilità di scoprire altri gioielli del patrimonio storico e paesaggistico di Terra di Lavoro e, in particolare, di Caserta, Riardo e Aversa. Eccezionale la mobilitazione di risorse umane, tutti volontari, per un evento che si avvale del patrocinio del Comuni di Santa Maria Capua Vetere e di Caserta, dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, del Polo museale della Campania, della Reggia di Caserta e del Coni di Caserta, nonché del sostegno di Ferrarelle main sponsor del Fai a livello nazionale.
I siti coinvolti nella due giorni dell’arte e della cultura targati Fai (visitabili dalle 9,30 alle 17) sono, per Santa Maria Cv, l’Anfiteatro campano e il Museo dei Gladiatori, la basilica di Santa Maria Maggiore, il Macs museo di arte contemporanea, la Bottega del Tintore, la Domus di via degli Orti, il Mitreo, il museo archeologico dell’antica Capua, il Museo civico, l’Officina dei Bronzi, il palazzo Papa, il Teatro Garibaldi; per Caserta il palazzo della Prefettura, a Riardo il parco delle sorgenti Ferrarelle, ad Aversa la Casa del musicista Domenico Cimarosa, il Complesso della Real casa dell’Annunziata, il Palazzo del Seminario e Villa Stabile-Golia. Tante anche le iniziative che accompagneranno le visite guidate affidate agli studenti coinvolti nella manifestazione (gli allievi del liceo classico “Amaldi- Nevio”, del liceo artistico Righi-Nervi, studenti Dilbec, del Manzoni, del Pizzi, del liceo classico Giannone, dell’Isiss Lener, dell’istituto alberghiero Veronelli, dell’istituto comprensivo Principe di Piemonte, della scuola di musica Mugnone) dalle Spartachiadi, sfide tra moderni gladiatori, atleti che praticano gli sport da combattimento, curate dal Coni e che si terranno nell’area antistante l’Anfiteatro, alla Profumeria dell’Impero, con profumi realizzati dagli studenti dei laboratori di chimica dell’Istituto Giordani di Caserta, all’intrattenimento musicale presso il teatro Garibaldi curato dall’Istituto Beethoven di Casaluce.
Due le tappe di maggiore richiamo fra le molte proposte, tutte assolutamente imperdibile del programma Fai, l’Officina dei Bronzi e il Palazzo della Prefettura di Caserta. L’Officina, novità assoluta, è un’incredibile bottega di epoca romana (ancora ben conservata e situata sotto le fondamenta di un palazzo privato a via delle Curri, vicino al Teatro Garibaldi) i cui ambienti saranno esaltati dal sapiente gioco di luci curato dall’azienda Nasta impianti, e raccontati da Piero Grant, voce narrante. Il Palazzo del Governo di Caserta aprirà, invece, le porte ai visitatori per mostrare i vari ambienti storici e la sua collezione di quadri, alcuni dei quali appartenuti alla Reggia vanvitelliana. Anche ad Aversa ci sono delle esclusive come gli appartamenti privati del vescovo e la chiesa di Santa Maria degli Angeli, prossimo sito candidato all’iniziativa Fai “I luoghi del cuore”.
Le visite, grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto con il Mibact, sono per tutti i visitatori gratuite (l’unica accessibile solo ai soci Fai o a quanti si iscriveranno per l’occasione è l’Officina dei Bronzi), anche se potrà essere richiesto un contributo volontario di 2-3 euro. “L’obiettivo delle Giornate Fai è diffondere la conoscenza del patrimonio storico-artistico-paesaggistico del territorio”, spiega la responsabile della delegazione Fai di Caserta, Donatella Cagnazzo. Che aggiunge: “Non solo tutela, cura e restauro, dunque, fra le nostre finalità istituzionali, ma anche valorizzazione, promozione e fruizione di un patrimonio immenso e, in molti casi, ancora poco conosciuto”.