“E’ veramente vergognoso lo stato di abbandono e di degrado in cui versa tutta la vasta area, un autentico giacimento culturale che rischia di sparire”. Così il Movimento 5 Stelle di Aversa dopo l’incendio doloso che martedì sera, all’interno del complesso della Maddalena, si è sviluppato in un pozzo nell’area della vecchia falegnameria, oggi occupata da un centro sociale (guarda il video).
“Un giacimento fatto di storia, di arte, di cultura, di scienza e di natura. – continuano i penstastellati – Un’area di oltre 20 ettari la cui fondazione risale al 1269 per volere di re Carlo I d’Angiò e nella quale insistono l’ex Ospedale Psichiatrico, primo manicomio d’Italia, l’ex Convento e Chiesa della Maddalena e una vasta area di giardini, autentico polmone verde per la città. Un’area che si dovrebbe tutelare nella sua interezza ma che si trova in uno stato di totale abbandono e disfacimento, nonostante racchiuda in sé tesori d’arte e gli archivi manicomiali, importanti non solo per l’aspetto clinico-scientifico, ma anche per quello storico, economico, sociologico, e antropologico”.
La proprietà dell’area è quasi esclusivamente dell’Asl di Caserta, ad eccezione del padiglione “Leonardo Bianchi” che il Comune di Aversa ha acquistato per oltre un milione di euro, ma ad oggi completamente abbandonato e occupato da senzatetto. Il M5S annuncia che si impegnerà, “così come fin dal primo momento ha fatto, a sensibilizzare cittadini e istituzioni, in primis il Comune di Aversa in persona del sindaco, il Ministero dei beni culturali in persona del ministro, la Soprintendenza per le province di Caserta e Benevento affinché lo scempio della Maddalena finisca al più presto”.
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