Aversa – “Ci sono punti della città in cui la pubblica illuminazione è attualmente assente o giudicata insufficiente”. A lanciare l’allarme la consigliera comunale del Partito Democratico, Elena Caterino, che punta anche sulla sensazione di sicurezza che l’illuminazione pubblica dà nelle ore serali ai cittadini che non devono essere costretti a transitare per strade scarsamente illuminate che favoriscono le azioni dei malintenzionati.
“Ci sono lampioni stradali – continua Caterino – che sono stati rimossi perché mal funzionanti o perché distrutti in seguito ad incidenti stradali ma mai sostituiti come nel caso di via Saporito, via Tristano, via Cilea e si potrebbe continuare a lungo. Ci sono, poi, punti della città che non sono mai stati illuminati come il vicoletto San Francesco o la Piazza della Pace”.
Partendo da queste considerazioni l’esponente democratica lancia una proposta che potrebbe anche facilmente essere finanziata con uno dei tanti bandi che con frequenza si ripetono sia a livello nazionale che comunitario: “L’amministrazione comunale, a mio avviso, dovrebbe mettere in atto un progetto di implementazione della luce pubblica. Questo sarebbe un segno inequivocabile di attenzione verso la città e i suoi quartieri, un programma che già si sarebbe dovuto attuare ma che è sempre stato lasciato in secondo piano. In questo modo non solo si migliorerebbero le condizioni di vivibilità di spazi verdi e luoghi pubblici, ma si migliorerebbe anche la percezione di sicurezza delle aree in cui si andrebbe ad intervenire”.
“Un sito con scarsa illuminazione – continua Caterino – diventa inevitabilmente un ricettacolo di rifiuti o un luogo nel quale le persone credono di poter fare indisturbati tutto ciò che vogliono come accade nel Vicoletto San Francesco situato nel cuore della città”. “La mia proposta – conclude Caterino – è quella di una seria progettazione facendo innanzitutto un censimento di tutti i siti poco illuminati e valutare il modo migliore per illuminarli. Insomma, per illuminare un luogo bisogna sapere dove occorre più luce e di che tipo. Soprattutto con i led con i quali l’effetto è completamente diverso. Le tecnologie sono opportunità, ma vanno usate al meglio, o si rischia di ottenere l’effetto opposto”.