Aversa –La realtà dell’ex ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena” giunge in Consiglio comunale grazie all’iniziativa del consigliere del Pd Alfonso Golia che cerca di capire quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione De Cristofaro in merito ad un patrimonio inestimabile la cui scelta di utilizzo può dare una svolta in un senso piuttosto che in un altro del futuro della città normanna. Un futuro che, da quanto si intuisce, secondo Golia non può prescindere dal coinvolgimento dell’università Luigi Vanvitelli.
L’esponente democratico si rivolge al sindaco De Cristofaro e al’’assessore all’Urbanistica, Gilda Emanuele, per sapere se l’amministrazione in carica ha in programma un’azione di recupero per la riqualificazione urbana dell’area e gli atti prodotti a tale fine. Non si dimentichi, infatti, che uno dei padiglioni del complesso, il “Leonardo Bianchi”, è di proprietà del comune di Aversa. Golia chiede di conoscere se è vigente (e in cosa consiste se c’è) una convenzione tra Asl, Comune di Aversa e l’università “Luigi Vanvitelli” e se l’amministrazione De Cristofaro abbia già tenuto, o se sia in programma, un tavolo di concertazione con l’Asl, amministrazione Regione Campania, le amministrazioni dei comuni confinanti sui cui territori insiste parte del complesso (Lusciano e Trentola Ducenta) e le associazioni cittadine impegnate per il recupero dell’area in questione. Auspica, inoltre, la convocazione di un’apposita seduta di consiglio comunale aperto sul tema. Golia ricorda che il complesso in questione occupa una superficie complessiva di 170mila metri quadrati, di cui 70mila di superficie edificata e 100mila di superficie libera.
Nel Piano regolatore generale vigente la Maddalena è indicata come area pubblica e di uso pubblico “zona ospedaliera”. Nelle “Linee e direttive di indirizzo programmatico” si evince che la struttura è destinata a polo universitario. Nelle scelte strategiche dello stesso piano regolatore emerge che l’intero complesso sanitario manicomiale è indicato come luogo centrale nell’ambito del progetto di recupero e riqualificazione degli edifici e del verde. Golia rivela, poi, che dal 2013 è in corso di definizione un protocollo d’intesa tra il Comune di Aversa, Asl e l’ex Sun – oggi “Luigi Vanvitelli” – per uno studio finalizzato al recupero dell’area che, però, non ha prodotto alcun risultato. Anzi, la situazione in questi ultimi mesi è precipitata. L’area in oggetto, trovandosi in stato di completo abbandono, è stata recentemente colpita da ripetuti atti vandalici, compresi alcuni incendi di non poco conto che hanno colpito soprattutto quanto di buono stavano facendo (seppure con occupazione abusiva) le associazioni.
In chiusura, Golia definisce la Maddalena “una potenziale risorsa per la città di Aversa, sia per il recupero di edifici di indiscusso valore storico culturale e per l’utilizzo di spazi verdi per la comunità, che come volano di sviluppo sociale-culturale ed economico-occupazionale” e auspica che “nell’ambito di un progetto di recupero e riqualificazione degli edifici e del verde, non dovranno essere aumentate le volumetrie già esistenti degli edifici”. Edifici che, stante la doppia connotazione di polo universitario e di destinazione ospedaliera fanno ri-transitare per Aversa la possibilità perduta 25 anni fa di vedere in questo complesso una parte di quello che dovrebbe essere il policlinico dell’università Vanvitelli che nel capoluogo non riesce ad essere realizzato, mentre nella città normanna vi sarebbe già parte del lavoro fatto. Senza dimenticare l’urgente recupero del complesso conventuale posto all’interno della Maddalena, risalente al XIII secolo e di indubbio valore storico e artistico.