Aversa – Tiene la maggioranza arcobaleno presente compatta in seconda convocazione (assente la sola Danila De Cristofaro che potrebbe partorire a momenti) dopo che martedì, in seconda convocazione, la seduta di consiglio comunale era andata deserta. Seduta, però, tutt’altro che tranquilla considerate le polemiche sorte intorno alla mozione presentata dal consigliere del Pd Alfonso Golia che avrebbe impegnato l’amministrazione a prevedere zero consumo di suolo nel redigendo Puc.
Una tesi che, in verità, avevano appoggiato tutti i candidati a sindaci in campagna elettorale. Sull’argomento il consigliere comunale di maggioranza Rosario Capasso, al quale fa capo l’assessore all’urbanistica Gilda Emanuele, aveva dichiarato testualmente che chi non avrebbe appoggiato il principio del consumo di suolo zero avrebbe dovuto passare sul suo corpo. «In consiglio comunale – ha dichiarato Golia – abbiamo cercato di difendere gli interessi della collettività. La maggioranza ha bocciato la mia mozione per chiedere il consumo di suolo zero nel redigendo Puc. Si sono rimangiati gli impegni presi in campagna elettorale e quanto sbandierato sui giornali da mesi. Dicano alla città perché».
«Il sindaco e la sua maggioranza – ha dichiarato da parte sua Carmine Palmiero di Noi Aversani – si sono contraddetti di nuovo: durante la campagna elettorale promettevano consumo zero di suolo, oggi votano contro una mozione della minoranza che avrebbe impegnato l’amministrazione ad assumere formalmente questo principio. A due anni dall’inizio di questa amministrazione il Puc sembra essere l’unico interesse, l’unico collante».
La maggioranza si è difesa affermando che votare questa mozione sarebbe stato inutile, pleonastico considerato che la previsione era contenuta nell’atto di indirizzo votato dalla giunta nello scorso mese di novembre. Previsione che, in verità, molti fanno fatica a trovare.
Polemiche anche sulla nomina del garante per i disabili. In pratica, un candidato, Federico Molosso (che, tra l’altro, è stato candidato con Forza Aversa) ha dichiarato nel proprio curriculum di aver lavorato nel 2016 al Comune di Aversa presso lo sportello per il garante dei disabili. Il consigliere di maggioranza Rosario Capasso ha chiesto di sapere se questa dichiarazione fosse vera e, in caso contrario, di segnalare la cosa agli organi competenti.
Il consigliere del Pd Paolo Santulli ha chiesto, stante la situazione, di non fare segnalazioni e tra, l’imbarazzo generale, i presenti hanno votato Vincenzo della Puca, quale unico candidato rimasto. Esito della votazione: 15 voti a della Puca e 2 a Molisso. Approvate in consiglio anche le determinazioni delle tariffe comunali per l’anno 2018. «Grazie alla linea imposta da questa amministrazione – ha dichiarato il consigliere delegato ai tributi Renato Oliva – continuiamo con la nostra politica della lotta all’evasione e con il recupero dei crediti. Proprio grazie a ciò siamo riusciti a fare in modo che la tari – tassa sui rifiuti – diminuisca».
Oltre alla diminuzione della Tari, il civico concesso ha confermato, invece, le altre tariffe quali Tasi, Imu, Irpef, occupazione spazi ed aree pubbliche e l’imposta comunale sulla pubblicità e sui diritti sulle pubbliche affissioni. «Mi preme – conclude Oliva – sottolineare un dato relativamente alla pressione tributaria della popolazione aversana. Nel 2015 era di 570euro, nel 2016 di 593 e nel 2017, a consuntivo, di 558. Questi dati ci fanno ben sperare per il 2018».