Aversa, “Sagliano” venduto per creare un parcheggio? La Fondazione smentisce

di Antonio Arduino

Aversa – La politica metta giù le mani dal “Sagliano”. Questo l’ammonimento che arriva dal Consiglio di Amministrazione della “Fondazione Sagliano”, gestore della casa di riposo di via Saporito che ha festeggiato i 100 anni di vita nel settembre 2012. Appresa dalla stampa la notizia che sarebbe stata venduta ad un privato, affinché diventi parcheggio, un’area di circa 6mila metri quadrati del giardino presente all’interno del complesso, il cda della Fondazione fa sapere che la notizia è del tutto infondata.

E’ vero, invece, che sono stati dati in affitto ad un privato, con regolare contratto sottoscritto un anno fa, 4mila dei 12mila metri quadrati di terreno presenti all’interno della struttura ma si è trattato di quei 4mila metri quadrati da anni non utilizzati per la coltivazione e per tanto rimasti abbandonati a se stessi, mentre nella restante parte, coltivata, c’è un ricco frutteto e curata, com’è, da un contadino produce frutta e verdura utilizzata per alimentare gli ospiti della casa di riposo. Quindi, nessuna vendita, solo un affitto regolarmente contrattualizzato per aderire alla richiesta di un privato intenzionato a realizzare in quei 4mila metri quadrati un parcheggio utile alle attività commerciali della zona che ha necessità di spazi per la sosta auto. Il parcheggio, sottolineano dalla Fondazione, sarebbe stato già realizzato se l’ente comunale avesse concesso il necessario permesso al privato che ha preso in affitto il terreno, ma non è andata così. Per un anno l’iniziativa sarebbe stata ostacolata dagli amministratori comunali, primo fra tutti il consigliere Rosario Capasso, che proponendo la realizzazione del parcheggio all’Ente locale avrebbero ritardato il rilascio dell’autorizzazione, con la Fondazione Sagliano che potrà incassare la quota di fitto mensile solo quando l’area sarà realmente fruibile al fittuario.

Sottolineando che la Fondazione non ha alcun interesse a favorire un privato o l’ente comunale nel dare in fitto il terreno ma ha come unico scopo quello di ricavare denaro per la gestione della casa di riposo, dal cda fanno sapere che la questione era stata già affrontata, ed era stata già data risposta dal responsabile della gestione della struttura, al sindaco in occasione di un incontro tenuto sull’argomento insieme al consigliere Capasso.

A questo punto, considerando che la Fondazione non ha interesse a privilegiare nessuno nel dare in fitto il terreno e che l’unico richiedente era stato il privato, che ha sottoscritto un anno fa il contratto perché intende solo ricavare denaro per gestire la casa di riposo, se davvero l’Amministrazione avesse interesse a realizzare in proprio il parcheggio dovrebbe confrontarsi con quel privato e convincerlo a farsi da parte. In alternativa, dovrebbe concedere il permesso richiesto per non arrecare danni economici alla Fondazione e, di conseguenza, danni agli ospiti della casa di riposo.

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