Aversa, strade colabrodo: il vicesindaco Ronza critica dipendenti comunali ma anche i cittadini

di Nicola Rosselli

Per un rifacimento del manto stradale, sottoservizi compresi, per tutte le strade aversane necessitano 50 milioni di euro. A parlare il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Michele Ronza. «Qualcuno, intellettualmente persona disonesta, – afferma il numero due della giunta De Cristofaro – butta fango sulla situazione delle nostre strade che, comunque, rimane pessima. Ma di chi è la colpa? Cosa bisogna fare? Questo il vero problema; lamentarsi non serve a nulla».

«Potremmo pensare ad una tassa eccezionale di 1000 euro a cittadino ed il gioco è fatto. Ovviamente questa è una provocazione; impensabile che i cittadini si tassino di 1000 euro procapite», dichiara Ronza che, subito dopo, snocciola qualche dato: «Ad Aversa ogni giorno circolano 36mila autovetture, producendo ossido di piombo al punto che la mortalità è sette anni meno della media nazionale. Vogliamo fare una riflessione tutti invece di lamentarci solo? Avevo 7 anni quando alle scuole elementari andavo a piedi e da solo. Oggi ogni bambino è accompagnato con un Suv di alcuni quintali e soprattutto fino a fuori l’ingresso della scuola». «Sono dati ufficiali; – riprende l’ingegnere aversano – su una superficie di 8,7 kmq transitano 36.000 auto al giorno. A proposito, gli autobus messi a disposizione dall’università che collegano la stazione alle due università sono quasi sempre vuoti. Perché?».

«Se tutti potessero esprimersi arriverebbero – ha continuato Ronza – 53mila pensieri diversi ognuno nella direzione del proprio interesse. Lo so che è difficile ma non mi arrendo e porterò avanti le mie idee. Domani proporrò di sanzionare con multe da 3.000 a 10.000 euro quei cittadini che non fanno i lavori a regola d’arte quando chiedono immissione in fogna o interventi di attraversamento in genere delle strade. Inizio da Via Nobel; benché sollecitato l’autore dello scavo non ha fatto nulla. Ed i cittadini onesti pagano; non è giusto».

Quando gli si fa notare che i responsabili degli uffici deputati ai controlli affermano di non avere personale a sufficienza, Ronza (che, quale ingegnere, è anche un addetto ai lavori) risponde piccato: «L’area tecnica conta circa 40 dipendenti. Sono pochi? Chi decide se le ditte sono oneste? I controlli sono necessari e obbligatori per legge. Il problema che si pone: i controlli sono fatti? Questo sarà oggetto di discussione con il responsabile. Per esempio qualcuno avrebbe dovuto controllare gli attraversamenti fatti con i lavori dei privati. Perché non lo ha fatto? Eppure basta percorrere via Nobel per vedere un sentiero di guerra. Chi doveva controllare? Nessuno lo ha fatto e la situazione è quelle che si vede».

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