Carinaro, Biagio Masi: “Dopo la sonora sconfitta alle Politiche Dell’Aprovitola farebbe bene a dimettersi”

di Redazione

Il tracollo del Pd in provincia di Caserta e nel collegio di Aversa, nel quale è compresa anche Carinaro, al di là del “ciclone” dei Cinque Stelle, era già nelle previsioni. La situazione del Pd provinciale, diviso in correnti, dilaniato da lotte intestine, commissariato da circa tre anni, non prometteva nulla di buono. Il commissario, senatore Mirabelli, invece di riappacificare le varie anime del partito, aveva avuto addirittura la “capacità” di acuire i dissensi (cosa che aveva fatto anche a Carinaro), sicché’ anche per queste ragioni la vittoria dei grillini, già pronosticata nei sondaggi, si è trasformata in successo travolgente.

Né “le cose” potevano andare in modo diverso nel Pd di Carinaro, un circolo commissariato da circa quattro anni, lasciato nelle mani di un gruppetto che ha trasformato la sede in luogo di solo trattenimento e che non ha dato la possibilità neppure di tesserarsi al sottoscritto, ultimo coordinatore del partito, dimessosi a seguito della vergognosa operazione elettorale del maggio 2014 con la quale fu varata una lista fuori dal partito e senza alcuna ratifica degli organi sezionali. Lo stesso congresso di circolo dell’estate scorsa – una vera farsa – è stato annullato per inadempienze e illegalità dagli organismi di garanzia regionale e da allora nessuno né ha saputo più niente, mentre a Carinaro c’è ancora chi senza pudore firma articoli o rilascia interviste a nome di un fantomatico organismo sezionale.

Se, poi, si aggiunge che il sindaco di Carinaro, candidato nel collegio di Aversa, oltre ad essere inadeguato al ruolo per la sua limitatissima esperienza politico-amministrativa, confermata dagli scadenti risultati della sua gestione amministrativa del paese nel corso dei quattro anni e per nulla radicato nell’agro aversano, il risultato elettorale non poteva essere che deludente, uno dei più bassi dell’intera Campania (11,50% in tutto il collegio, con punti minimi del 4% a Casal di Principe). A poco è valso lo sforzo “dell’apparato” che la sosteneva e l’impegno profuso da alcuni “interessati” impiegati ed amministratori comunali.

Il risultato ottenuto (su 4 elettori, 3 hanno votato contro di lei) ha dimostrato che i cittadini di Carinaro non amano né apprezzano la propria sindaca e l’intera Amministrazione, che vivono sulle “rendite” delle passate amministrazioni, che quando mettono in campo qualche iniziativa, lo fanno solo per alimentare propri tornaconti e quelli dei propri sostenitori e che mortificano nei consigli comunali l’opposizione.

Dopo questo tracollo, quasi alla fine del mandato, senza alcuna polemica, apprezzerei se il sindaco e gran parte della giunta che l’ha sostenuta nella campagna elettorale dessero le dimissioni. Sarebbe l’unica risposta seria e intelligente ai risultati disastrosi conseguiti. Persino Renzi, dopo qualche breve tentennamento, lo ha fatto. Anche da questi simbolici gesti può partire la rifondazione del Partito Democratico di Carinaro.

Biagio Masi

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