Carinaro, Pd: “I soci di Terra Nostra afflitti da ‘dellaprovitolite’ incurabile!”

di Redazione

Carinaro – Noi, del Circolo del Pd di Carinaro, non consigliamo ai 15 soci di “Terra Nostra” di andare dal medico. Sarebbero soldi buttati via, in quanto la “dellaprovitolite”, che li affligge, non è curabile, giacché cronica ed irreversibile! Tale psico-patologia, che li ha indotti a trasformare le elezioni politiche in un referendum sul Sindaco e l’amministrazione comunale, considerato l’apprezzabile risultato raggiunto della candidata del centro-sinistra a Carinaro, oggi li porta a spostare l’attenzione, sul dato elettorale, dal livello comunale a quello di collegio.

Ma un analista politico attento (e non affetto dalla “dellaprovitolite”) nel valutare il risultato elettorale, approfondirebbe il fatto che la parte meridionale della Provincia di Caserta (collegio di Aversa) e la contigua zona a nord di Napoli (il collegio di Giugliano, quella di Acerra – Pomigliano, l’altro di Ponticelli – periferia di Est Napoli) dove il centro-sinistra non è riuscito a superare la percentuale del 12% dei voti, una volta costituivano le aree industriali della nostra regione, nelle quali le forze politiche di centro-sinistra raggiungevano i maggiori consensi elettorali; quindi, si soffermerebbe sulla profonda crisi che queste aree scontano oramai da decenni, alla cui mancata riconversione, ha fatto seguito un grave dissesto ambientale e si interrogherebbe sulle politiche perseguite, nell’ultimo ventennio, anche dal centro-sinistra, in questo territorio; così come si interrogherebbe sul perché il Pd non sia riuscito a parlare al mondo del lavoro, una volta principale riferimento elettorale dei partiti di sinistra; cercando di individuare i punti di forza da cui, il centro-sinistra e il partito democratico, dovrebbero ripartire.

Ma a simili elaborazioni – che dovrebbero contraddistinguere una classe dirigente responsabile – gli esponenti di “Terra Nostra” non riescono a giungere, perché le capacità di ragionamento sono offuscate da un unico tarlo: la Sindaca Dell’Aprovitola, la sua amministrazione e la parte politica che la sostiene; incapacità di ragionamento che, nello stesso tempo, gli impedisce di comprendere la differenza tra un 27% ottenuto, quando il partito e la coalizione sono in caduta libera, ed una percentuale di poco superiore raggranellata, senza essere eletti (caso di Mario Masi e Sebastiano Moretti), quando la coalizione di riferimento è risultata essere vincente.

In conclusione, ci sia consentito di porre alcune domande – già poste, peraltro, durante la campagna elettorale – cosa è “Terra Nostra”? Un’associazione, il cui unico collante che la tiene unita è l’avversione che i suoi membri nutrono nei confronti del Sindaco e dell’Amministrazione comunale? Sarebbe questa la piattaforma programmatica sulla quale pensano di costruire un’alternativa politica nel nostro paese? Se la risposta, come noi crediamo, fosse affermativa, gli esponenti di “Terra Nostra” non farebbero la fine degli struzzi, ma quella della volpe, che non potendo arrivare all’uva, esclamava essere non ancora matura!

Il Circolo del Partito Democratico di Carinaro

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