Carinaro, Pd: “Masi fa autocritica quando parla di bocciature?”

di Redazione

L’associazione “Terra Nostra”, nel tentativo di strumentalizzare, invano, il dato elettorale, in particolare quello del nostro Comune, ha parlato di completo rigetto della candidatura della sindaca Dell’Aprovitola. Orbene, andiamo a vederli con attenzione i dati elettorali. Il centrosinistra a livello nazionale si attesta al 22,85%, il Pd al 18,72%. Nella circoscrizione Campania 2 il centrosinistra ha ottenuto il 18,53%, il Pd il 14,18%. A Carinaro il centrosinistra ha ottenuto il 27,75% dei voti, il Pd il 21,52%. Appare chiaro che la percentuale ottenuta dalla candidata del centrosinistra e dal Pd a Carinaro è migliore di quella ottenuta dalla coalizione e dal partito a livello nazionale ed è nettamente superiore a quella ottenuta dalla coalizione e dal partito a livello regionale e provinciale.

E non solo: a fronte di una coalizione di centrosinistra che a Carinaro si attesta al 27,75%, il centrodestra totalizza un misero 19,94% (soprattutto se confrontato con il 37,75% raggiunto alle politiche del 2013), lo scudocrociato ottiene appena 28 voti. Probabilmente senza l’apporto della famiglia Masi, che ha suggerito agli elettori di votare per detta coalizione e per “Noi con l’Italia”, il centrodestra avrebbe fatto di meglio! Non si può negare, invece, il dato elettorale del M5S. Questo dato, però, non è opera né della famiglia Masi né di “Terra Nostra” e tantomeno degli altri ‘personaggetti’ della vecchia politica carinarese, i quali, adesso, come la mosca cocchiera di Esopo, tentano di intestarsi meriti con i quali non hanno nulla a che spartire. Piuttosto, l’analisi va incentrata nell’ottica dell’affermazione ottenuta da tale compagine nell’intero Mezzogiorno. Pertanto, è doverosa da parte del centrosinistra un’attenta e seria riflessione sulle politiche di governo relative a questo territorio.

Per tornare a quanto affermato da “Terra Nostra”, non risulta che, negli ultimi decenni, altri sindaci durante il mandato elettorale, siano stati candidati alla Camera dei Deputati. Quindi, la domanda sorge spontanea: di cosa parlano e di quali percentuali? Non si comprende, dunque, il risultato più deludente tra i sindaci, in ordine a quali parametri verrebbe misurato da “Terra Nostra”. Con ciò non vogliamo certo esultare, ma al contempo vogliamo ringraziare quei cittadini che, liberi da condizionamenti, hanno riconfermato la fiducia nei riguardi della candidata e dell’area politica da essa rappresentata. Detto ciò, sarà opportuno entrare nel merito delle eclatanti bocciature della storia carinarese: al primo posto sul podio si classifica Mario Masi quando nell’anno 1985, in qualità di assessore provinciale uscente, non fu rieletto, nonostante la vittoria schiacciante della Democrazia Cristiana.

Per non parlare dell’ottimo Sebastiano Moretti: Carinaro piange ancora l’assessorato provinciale mancato a fronte del primo clamoroso successo ottenuto dal centrosinistra in provincia di Caserta, con il presidente De Franciscis. Noi del Pd (al tempo Ds, partito a cui Moretti, peraltro, non si è mai iscritto) ricordiamo il venir meno del supporto della Margherita carinarese, rappresentata dai Masi, al tempo ostinati detrattori e demolitori dell’amico Moretti. Noi altri, invece, strenui difensori! Come dire, corsi e ricorsi storici.

Pertanto, considerati e approfonditi con dovizia i fatti, consigliamo vivamente ai probiviri di “Terra Nostra” di godersi la meritata pensione e ai rampolli della stessa di aggrapparsi fortemente ai sicuri affetti familiari ed amicali, poiché la politica può serbare cocenti delusioni. Infine, escludendo la possibilità di eventuali dimissioni –  quelle che Biagio Masi non si sentì in dovere di chiedere al fratello sindaco, quando alle politiche 2013, il centrosinistra a Carinaro ottenne il 26,32 % – attesa la stabilità, la caparbietà e la capacità di questa amministrazione, riteniamo di dover governare importanti processi di sviluppo in atto nel nostro paese, il cui seme è stato piantato senza dubbio dalla stessa: la stabilizzazione Lsu, la riattivazione di politiche attive del lavoro giovanile (garanzia giovani, servizio civile), concorsi, finanziamenti, isola ecologica, lottizzazione cimiteriale, attuazione del Puc, misure relative all’ambiente e alla sicurezza, e tanto altro ancora. A ragion veduta, vi aspettiamo alla prossima!

Il circolo Pd di Carinaro

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