Piano Urbanistico Comunale “anno zero” ad Aversa. Le opposizioni chiedono il rispetto di quanto dichiarato in campagna elettorale per quanto riguarda lo “zero consumo di suolo”. A lanciare l’allarme e a chiedere un apposito Consiglio comunale i consiglieri Alfonso Golia del Pd e Carmine Palmiero di “Noi Aversani”.
In una mozione l’esponente democratico compie un quadro della situazione con una serie di dati: “Secondo fonti Tarsu, abbiamo 2.200.000 metri quadrati circa di costruito che moltiplicandolo per una media 3,4 metri di altezza ammontano a circa 7 milioni di metri cubi di edificato. A questi vanno aggiunti i metri cubi di tutte le scuole, le chiese le case disabitate, i capannoni e i locali terranei non occupati, gli appartamenti e i sottotetti non censiti e gli edifici comunali (quindi quasi 8 milioni di metri cubi di costruito)”.
Attualmente i cittadini residenti sono poco più di 51mila, con circa 18.200 nuclei familiari, con circa 35 mila auto vetture circolanti di cittadini residenti, con 16/17 mila auto in ingresso e in uscita di mattina e 20 mila auto che entrano ed escono di sera dalla città (dati Pgtu) e con tantissimi uffici pubblici, attività commerciali, scuole superiori e due facoltà universitarie. Tutta questa densità è distribuita in soli 8,73 chilometri quadrati di territorio. Su 8.004 comuni italiani, aversa è diciannovesimo per densità abitativa. Con più di 6000 abitanti per chilometro quadrato. Delle diciotto città che precedono Aversa in questa classifica solo tre (Milano Napoli e Torino) hanno contemporaneamente: tribunale, ospedale, carcere e università.
“In tutta Italia – afferma Golia – si è aperto il dibattito sulla città sostenibile, attuando politiche di consumo di suolo zero. Molti Comuni nei Puc approvati hanno deciso di non occupare più suolo libero con nuove colate di cemento. Una tale scelta indirizzerebbe gli investimenti dei privati verso una rivitalizzazione l’esistente, al riuso del costruito e soprattutto a riqualificare del bellissimo centro storico della nostra città”. A questo si deve aggiungere che il Piano Provinciale Territoriale di Coordinamento prevede che in sede di elaborazione della strumentazione urbanistica si impone il rispetto del cosiddetto principio del “consumo di suolo zero” con contenimento di interventi di nuova urbanizzazione e che durante lo scorsa campagna elettorale i quattro candidati a sindaco nei vari dibattiti pubblici concordavano sulla necessità di attuare una politica di consumo del suolo zero e una moratoria sulle nuove concessioni edilizie.
Golia evidenzia, poi, che “molti edifici nel nostro bellissimo centro storico sono completamente abbandonati e fatiscenti. Anche fuori del centro storico ci sono molti appartamenti disabitati. Edifici e appartamenti vuoti sono sinonimo di una non corretta pianificazione urbanistica. Negli ultimi anni non si è certo attuata una sana politica urbanistica infatti si sono verificati fenomeni parossistici come quelli zone G dove si sono costruiti uffici che sono diventate case, dove le chiese sono diventate villette e le strutture religiose case di cura”. Da qui la richiesta di impegno di tutto il consiglio comunale ad “Approvare in tempi rapidi idonea delibera che impartisca l’indirizzo agli uffici che redigeranno il Puc (anche con l’ausilio di professionisti esterni) di concepire tale Piano a consumo di suolo zero”.
“Alla mia richiesta di intervenire seriamente e con urgenza sulle tematiche del Puc, – dichiara, da parte sua, Carmine Palmiero – il presidente del Consiglio convocò una riunione dei capigruppo dove si impegnò a convocare un Consiglio comunale aperto ai cittadini nei primi 15 giorni di gennaio, per dare a tutti la possibilità di confrontarsi su una tematica così importante per la città normanna. Tutto questo non e avvenuto. Siamo certi che i silenzi del Presidente non siano dati dall’incapacità di assurgere ad un ruolo così importante, ma speriamo vivamente che riesca a liberarsi dai suoi impegni, politici e personali, per dare almeno una volta una risposta alla cittadinanza adeguata al ruolo che riveste”.
A rassicurare entrambi il consigliere comunale Rosario Capasso di “Campania Libera” che ha come assessore di riferimento Gilda Emanuele con delega all’Urbanistica, che afferma lapidario: “Se vorranno violare il principio di consumi di suolo zero dovranno passare sul mio cadavere”.