Aversa – Un caleidoscopio di testimonianze tutte rotanti intorno a “Quel fresco profumo di libertà”, una delle frasi simbolo di Paolo Borsellino e tema dell’interessante convegno organizzato dalla scuola media “Giovanni Pascoli” di Aversa grazie alla dirigente scolastica Maria Rosaria Bocchino.
“Lotta alle mafie, alle mentalità mafiose e alle microcriminalità, impegno civile e sociale. Il ruolo della scuola” il sottotitolo esplicativo. Ad aprire i lavori la dirigente Bocchino che ha illustrato le motivazioni che hanno portato all’organizzazione del convegno, sottolineando il ruolo positivo delle istituzioni scolastiche. A seguire gli interventi del vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, del senatore Lucio Romano del magistrato Nicola Graziano, de direttore della Scuola Allievi di Polizia e primo dirigente della Polizia di Stato, Maria Carla Bocchino, della presidente provinciale dell’Unicef Caserta, Emilia Narciso, del responsabile del Presidio Libera di Aversa, dei giornalisti Carlo Puca e Dario Del Porto.
Toccanti, poi, le testimonianze di Pasquale Scherillo e Teresa Liguori, rispettivamente fratello di Dario Scherillo e vedova di Vincenzo Liguori, vittime innocenti della camorra. In particolare, la direttrice Bocchino ha ricordato le peculiarità del nostro territorio e del lavoro svolto nel corso del quale la realtà spesso supera la fantasia.
Per il senatore Romano la libertà non è vero che finisce dove inizia quello dell’altro, la libertà è con un altro e per l’altro, guardando alla corresponsabilità sociale, alla correlazione sociale, non l’io, ma il noi. Il giudice Graziano ha raccontato la propria esperienza dell’origine della “Terra dei fuochi” e dei camorristi che, inconsapevolmente, con il loro fare, avvelenavano la loro terra, la loro acqua, le loro campagne.
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