Alto momento formativo ed efficace focus sul traffico illecito dei rifiuti, le frodi agroalimentari, la contraffazione dei prodotti. Il seminario internazionale promosso dalla Interpol, e svoltosi a Kiev dal 13 al 15 marzo, ha visto al tavolo dei relatori figure di spicco del mondo della produzione, della commercializzazione, dell’investigazione. Da Moncler a Nike, da Lavazza a Unilever, fino al colosso mondiale Alibaba, l’appuntamento ha messo in evidenza il fenomeno dei nuovi traffici illeciti dei beni e del loro impatto sull’economia e sulla salute pubblica.
Il Polieco è intervenuto con la direttrice Claudia Salvestrini che, alla platea costituita da partecipanti provenienti da tutto il mondo, ha illustrato il modello di gestione dei rifiuti dei beni a base di polietilene attuato dal consorzio con il raggiungimento di ragguardevoli target di riciclo. La collaborazione del Polieco con le forze di polizia e la magistratura, nell’ambito dell’attuazione della propria “mission”, ha destato l’approvazione dei rappresentanti Interpol che hanno riconosciuto con favore il costante e scrupoloso lavoro che il consorzio svolge nel seguire la tracciabilità dei flussi dei rifiuti dei beni a base di polietilene.
Un impegno necessario per promuovere “un’impresa etica – ha affermato Salvestrini – e la promozione di modelli di sviluppo sostenibile a tutela di salute e ambiente”. “Siate sentinelle nei vostri Paesi, vigilate, prevenite e combattete contro l’azione di chi danneggia ambiente e salute, dalle mafie alle imprese che si nascondono dietro ad una finta legalità”, è stato il monito della direttrice del consorzio ai partecipanti.
Nell’ambito del seminario dell’Interpol, Polieco ha ricostruito il lungo percorso di contrasto all’esportazione illecita dei rifiuti – un fenomeno definito dalla commissione bicamerale d’inchiesta come un vero e proprio “dumping ambientale” – dalle missioni in Cina ai Paesi europei che oggi sono scelti come mete di triangolazione. In merito alla formazione da destinare alle autorità chiamate a contrastare la gestione illegale dei rifiuti e da anni punto nevralgico delle attività del consorzio Polieco che da Nord a Sud promuove corsi di alta specializzazione, unanime è stato l’apprezzamento di Interpol.
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