Dopo la bellissima serata con oltre quattrocento presenze al Teatro Cimarosa per il Premio Internazionale Cimarosa ideato e diretto dal maestro Piero Viti, che ha visto la partecipazione di tanti artisti che nella loro carriera hanno omaggiato l’illustre compositore aversano, la rassegna Cimarosa Torna a Casa proposta dall’Amministrazione De Cristofaro e sostenuta dalla Regione Campania attraverso i Poc 2014/2020 è proseguita ieri con un incontro nello storico Palazzo Golia di via Seggio, splendida dimora nobiliare già appartenuta ai baroni Ricciardi Serafini de Conciliis, nell’ala del palazzo messa a disposizione dell’avvocato Maurizio Golia.
Si sono così aperte le porte alla città, dopo tanti anni, di un edificio nobile che ricordiamo ha ospitato Garibaldi la notte prima della epica battaglia sul Volturno ed anche il primo presidente della Repubblica Enrico De Nicola. In un magnifico salone affrescato che affaccia sui giardini pensili si è tenuto il convegno “Cimarosa Ieri oggi e domani. Genesi di un capolavoro, Il Matrimonio Segreto, un successo lungo 226 anni!”. All’incontro era presente l’assessore alla Cultura, Alfonso Oliva, che oltre al saluto di rito si è soffermato su quanto la prossima apertura della casa Cimarosa, finalmente sottratta all’abbandono possa significare non solo per la città ma anche per il mondo musicale, al fine di promuovere la figura dell’illustre concittadino ed attraverso essa la stessa immagine della città di Aversa.
Ad aprire il convegno don Gerardo Sangiovanni, che nel 1984, con il gruppo di “Salvaguardia aversana”, pose la lapide, ancora oggi visibile, fuori la casa, all’epoca quasi diroccata ed anonima, in cui il 17 dicembre del 1749 nacque Cimarosa. Dopo molti anni di oblio iniziava un rinnovato impegno di riscoperta dell’illustre compositore aversano. E così anche Nicola De Chiara, giornalista ed esperto di storia locale, che ha ricordato come Gaetano Parante, ritrovò quasi 150 anni fa, l’atto di battesimo del musicista che molti all’epoca ritenevano di nascita napoletana. Lo stesso De Chiara ha raccontato alcuni fatti inerenti il legame tra Cimarosa e Aversa, che svelerà in toto nel libro che sarà presentato il 12 aprile prossimo al Salone di San Francesco, su Cimarosa e le questioni aversane.
Poi è intervenuto il musicologo Takashi Yamada, studioso del Sol levante, docente universitario dell’Università di Kumamoto in Giappone, che nel 1999 si laureò a Tokyo proprio con una tesi sul nostro Cimarosa. Lui ad Aversa era già stato 22 anni fa e ora, nel rivedere la casa recuperata, ha voluto complimentarsi con l’Amministrazione comunale, ricordando che “Cimarosa è del mondo, e che voi- rivolgendosi al pubblico- dovete esser bravi a portare il mondo da Cimarosa qui ad Aversa”. Nel suo intervento ha anche ricordato, facendo diversi esempi, come la prima opera lirica rappresentata in India, due secoli fa, fu proprio Il Matrimonio Segreto.
E del capolavoro cimarosiano, che non è certo l’unica perla della copiosa produzione del cigno di Aversa, ne ha parlato il musicologo e direttore d’orchestra Simone Perugini. Premio Internazionale Cimarosa, nominato dalla Città di Aversa ambasciatore di Cimarosa nel mondo, il musicista toscano, da alcuni anni, è stato reclutato dalla prestigiosa casa discografica Naxos, che ha sede ad Hong Kong, per incidere gran parte della produzione musicale di Cimarosa. Ed infatti ha già inciso diversi lavori, da alcune Sinfonie alla “Missa Pro Defunctis”. L’anno scorso il cd de Il Matrimonio Segreto diretto da Perugini ha riscosso successo di critica in tutto il mondo. E proprio tra qualche settimana uscirà un’altra opera cimarosiana “Li sposi per accidente” incisa qualche settimana fa a Londra. L’intenso lavoro, non solo musicologico ma soprattutto musicale porta Perugini ad essere uno dei massimi conoscitori al mondo del compositore aversano.
Durante l’incontro, molto apprezzato dal pubblico, con esempi di audio musicale, il direttore d’orchestra toscano ha fatto dei parallelismi tra Cimarosa e Mozart, e tra Cimarosa e Rossini, facendo comprendere davvero la grandezza del genio aversano: “Quando a Rossini si chiedeva quale era l’opera preferita da lui composta- ha ricordato Perugini- il grande pesarese rispondeva Il Matrimonio Segreto. Questa vera e propria dichiarazione di stima per un compositore morto qualche lustro prima, fa capire di quanto sia stato importante il contributo alla musica dato dal vostro Cimarosa. Non a caso seppur esistano migliaia di opere e centinaia di compositori italiani nel Settecento, l’unica opera mai uscita dal cartellone dei teatri lirici sino ad oggi insieme ai tre capolavori mozartiani in lingua italiana è proprio il Matrimonio Segreto. E credo che questo la dica tutta sulla grandezza di Domenico Cimarosa”. A moderare la serata il direttore artistico ed ideatore della rassegna Cimarosa Torna a Casa Giuseppe Lettieri.