Aversa, Golia (Pd): “Il Comune non vanta crediti verso il Ministero della Giustizia”

di Nicola Rosselli

Il comune di Aversa non vanta alcun credito eccezionale nei confronti del Ministero di Giustizia. A dichiararlo, smentendo esponenti di primo piano della maggioranza che guida le sorti della città normanna, il consigliere comunale del Partito Democratico Alfonso Golia.

«Nei giorni scorsi – afferma l’esponente Dem – alcuni rappresentanti di primo piano dell’Amministrazione De Cristofaro, hanno dichiarato a mezzo stampa che il Comune di Aversa avrebbe vantato cospicui crediti nei confronti del Ministero della Giustizia per canoni acqua e rifiuti. Gli stessi riferivano di essersi portati in delegazione presso il Tribunale di Napoli per chiedere al funzionario responsabile di sborsare il dovuto». «I numeri di questi presunti crediti – ha continuato Golia – apparivano da capogiro. Alcuni quotidiani parlavano di oltre 4 milioni di euro; altre testate di circa 3 milioni di euro. Infine, in più recenti articoli, la cifra si riduceva a circa 1 milione e mezzo di euro. Il vortiginoso balletto di cifre mi ha fatto venire qualche dubbio e mi ha indotto ad approfondire. Dopotutto si stava accusando il Ministero della Giustizia, a mezzo stampa, di essere un cattivo pagatore che si sottraeva al pagamento di ingentissime somme».

Da qui l’iniziativa di recarsi personalmente presso l’Ufficio Tributi ed Acquedotto per verificare quale fosse l’effettiva esposizione debitoria. «Con mio profondo stupore – ha ripreso il consigliere democratico – gli impiegati mi hanno comunicato che il Ministero è pressoché in regola sia con i pagamenti della tassa rifiuti che dei canoni idrici.  Insomma, le dichiarazioni di miei colleghi, stando a quanto riferito dalla macchina amministrativa comunale, sarebbero del tutto prive di fondamento». «Se fosse confermato quanto a me riferito, e non ho alcun motivo per dubitarne, – ha continuato Golia – i soggetti interessati dovrebbero immediatamente rassegnare le proprie dimissioni. In tal caso, infatti, un’istituzione di primo ordine come il Ministero della Giustizia sarebbe stata immotivatamente screditata per giorni sui mass media senza alcun minimo di approfondimento.  In attesa dei doverosi chiarimenti da parte dell’Amministrazione comunale, in particolare del sindaco e del vicesindaco, non posso che manifestare il mio sconcerto per questo modo di fare».

Da queste considerazioni deriva il giudizio politico: «Prima ancora di sapere se sono state dette quelle che sarebbero assurde castronerie, mi pare indecoroso spiattellare sulle prime pagine dei giornali questioni così delicate che avrebbero richiesto un minimo di garbo istituzionale. Nel caso in cui risultasse confermato quanto a me riferito, in attesa di giustificazioni che sarebbero del tutto intempestive e di circostanza, porgo alla presidente Elisabetta Garzo le mie più profonde scuse per quello che risulterebbe un indecoroso attacco all’immagine del Tribunale di Napoli Nord».

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