Aversa – Codici rossi e gialli in attesa per ore sulle barelle (esaurite) del ricovero che non arriva perché non ci sono posti disponibili. Al pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa va in scena il solito copione fatto di grande caos e disagi dovuti soprattutto all’atavica carenza di personale sanitario che non si riesce a colmare. Ieri mattina il reparto era praticamente in tilt, con tutte le barelle occupate con ben tredici ricoveri da effettuare e solo due medici presenti divisi tra codici rossi e gialli e pazienti con traumi.
Ad un certo punto della mattinata di ieri, poi, si sarebbe raggiunto il parossismo, con la presenza in un box dei codici rossi (quelli dei pazienti gravi, per intenderci) sia del paziente bisognoso di cure che di un paziente deceduto. Insomma, storie di ordinaria follia presso quello che doveva essere il nuovo pronto soccorso del Moscati di Aversa, più grande ed ospitale, con postazioni per le osservazioni brevi e lunghe e, soprattutto, autonomo per quanto riguarda la diagnostica strumentale, non dovendo più ricorrere ai macchinari del presidio ospedaliero.
Fials: “Facessero la guerra per carenza personale e non per parcheggi” – “Dinanzi a questo scenario da incubo – affermano alcuni addetti al pronto soccorso del nosocomio normanno che devono rimanere anonimi per non incorrere in sanzioni disciplinari per aver disatteso il divieto aziendale di rilasciare dichiarazioni alla stampa – c’è chi parla di guerra per il parcheggio per le auto dei dipendenti e dei dirigenti. Facessero la guerra quella vera per il personale che manca da anni non da mesi senza che si riesce a risolvere la questione. “Effettivamente – ha dichiarato da parte sua il segretario provinciale della Fials Salvatore Stabile – nella prima mattinata c’erano quattordici codici rossi e gialli in attesa di essere ricoverati. A fronte del perpetuarsi della situazione, che, purtroppo, non rappresenta una novità, non possiamo non sottolineare l’inadeguatezza della dirigenza del nosocomio aversano”. “Siamo – ha continuato il dirigente sindacale – di fronte ad una direzione strategica che, di fatto, ha deciso di non decidere. Ed è questo, inutile girarci intorno, il vero problema. Le organizzazioni sindacali lo stanno affermando da tempo, ma le nostre richieste rimangono inascoltate”.
“Il dg annulli provvedimenti del ds” – In precedenza lo stesso Stabile aveva inviato una nota al direttore generale dell’Asl Caserta, Mario De Biasio, con la quale chiedeva di “annullare i due provvedimenti adottati dal direttore sanitario del presidio ospedaliero ‘San Giuseppe Moscati’ di Aversa con i quali si vietava il parcheggio interno ai dipendenti e si spostava il vigilante armato dal pronto soccorso pediatrico”. Il dirigente sindacale ne chiede l’annullamento “perché afflitti da incompetenza, da violazioni di legge e da eccesso di potere. Nell’occasione, si precisa che – attesi i manifesti e gravissimi disagi che essi già arrecano alla utenza, alla cittadinanza aversana, ai dipendenti del nosocomio, nonché per la ingiustificata esposizione al pericolo che il secondo dei provvedimenti opposti arreca ai lavoratori strutturati presso l’Unità Operativa di Pediatria – l’annullamento dei due provvedimenti ha evidenti caratteri di urgenza ed indifferibilità, per cui si chiede che il direttore generale provveda con immediatezza”.
“Prefetto e Sindaco intervengano per ordine pubblico” – Stabile si rivolge anche al prefetto di Caserta e al sindaco di Aversa, chiedendo loro di intervenire per quanto riguarda il profilo dell’ordine pubblico. La Fials, dopo aver ricordato di aver impugnato una serie di provvedimenti della direzione del “Moscati”, lo invita a ripristinare un clima di corrette relazioni sindacali “per scongiurare la proclamazione dello stato di agitazione finalizzato ad azioni di lotta”.
Il dg De Biasio: “Emergenza risolta, presto nuove assunzioni” – “Sono stato avvertito di quanto stava avvenendo al pronto soccorso del San Giuseppe Moscati e abbiamo risolto. Purtroppo si tratta di situazioni che ciclicamente, in alcuni periodi dell’anno, si ripetono. Anche per questo abbiamo attivato degli accordi con alcune case di cura convenzionate (facendo in modo di non saturare il budget) per effettuarvi dei ricoveri quando non è possibile farlo presso le nostre strutture”. A parlare il direttore generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio che interviene nella ormai annosa vicenda del cattivo funzionamento del pronto soccorso del Moscati. “Sappiamo – continua il manager della sanità casertana – dell’endemica carenza di personale che affligge non solo il nosocomio di Aversa, per questo stiamo dando il via a 150 nuove assunzioni, mentre già ne sono state effettuate 170. Abbiamo dato, inoltre, la stura alla mobilità regionale e, in questo senso, a partire dal prossimo primo maggio per gli ospedali di Aversa e Sessa Aurunca daremo certezza e stabilità di personale con nostri dipendenti eliminando i lavoratori interinali. Per quanto riguarda i medici, è stato bandito un apposito concorso per il pronto soccorso, cercando anche di facilitare la mobilità dalle Asl limitrofe”. Quando gli viene chiesto a cosa è dovuto, a suo giudizio, l’altissima affluenza di pazienti verso il pronto soccorso del Moscati, il direttore De Biasio evidenzia come “l’ottanta per cento dei pazienti che si recano al nosocomio di Aversa provengano da Napoli 2 Nord, da comuni come Marano, Frattamaggiore, Mugnano, Sant’Antimo, Melito, Giuliano. Le motivazioni? Oltre ad una storicità che porta ad Aversa c’è anche un buon rapporto cinematico”.
De Biasio difende decisione del ds: “Accantonare antichi privilegi” – “In chiusura una risposta anche alla Fials che chiede la revoca del provvedimento sul parcheggio del Moscati: “Il sindacato deve capire che vanno accantonati antichi privilegi. Ad Aversa c’è la necessità di riordinare alcuni spazi ed è questo il senso del provvedimento”.