Nell’ambito delle attività di contrasto alle illegalità diffuse, nella serata dello scorso 16 aprile gli agenti del posto fisso operativo di Casapesenna hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di tre stranieri di origine tunisina, in quanto resisi responsabili, in concorso tra di loro, del reato di tentato furto aggravato di energia elettrica, allorquando venivano bloccati proprio nell’atto di realizzare una manomissione del contatore degli appartamenti dove abitavano.
Intorno alle ore 18.30, infatti, una pattuglia impegnata in servizio di controllo del territorio veniva fatta intervenire in un’abitazione di via Michelangelo, a Casapesenna, per segnalazione di tre extracomunitari intenti a manipolare un contatore dell’energia elettrica per realizzare un allaccio abusivo. Giunti sul posto, i poliziotti apprendevano dal proprietario dell’abitazione che uno dei tre stranieri, ovvero quello che si stava adoperando per realizzare l’allaccio abusivo su commissione degli altri due coinquilini nigeriani di quell’immobile, si era dato appena alla fuga cercando di far perdere le sue tracce in alcuni terreni siti nelle vicinanze.
Postisi al suo inseguimento, prima con la macchina e poi a piedi, gli agenti riuscivano non senza difficoltà a bloccare il fuggitivo, poi rivelatosi essere un algerino di 66 anni, Q.A., mestierante elettricista e noto tra gli extracomunitari per la sua bravura nel manomettere i contatori dell’Enel. Al termine dell’attività, infatti, quest’ultimo veniva indagato a piede libero anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale per aver cercato con forza di divincolarsi dalla presa degli Agenti, uno dei quali veniva poi costretto a ricorrere alle cure mediche all’ospedale di Aversa. Raggiunta nuovamente l’abitazione dove era stato segnalato l’illecito, venivano inoltre identificati i due coinquilini di origine nigeriana che avevano commissionato a Q.A., l’allaccio abusivo: ovvero K.O. Raymond, di 42 anni, e I.A. Olarewaju, di 43.
Si faceva, pertanto, giungere sul posto personale Enel per la verifica dei misuratori interessati dalla fraudolenta operazione, i quali accertavano che, effettivamente, “la morsetteria relativa ai misurati era stata parzialmente asportata in modo tale da permettere l’accesso non autorizzato al cavo di distribuzione della corrente elettrica”. Ultimati gli accertamenti sul posto, essendo i tre extracomunitari privi di documentazione che attestasse la regolarità del proprio soggiorno in Italia, venivano sottoposti a rilievi foto dattiloscopici a cura della Polizia Scientifica, al termine dei quali risultavano tutti gravati da precedenti di polizia di vario genere.
L’attività si concludeva dopo varie ore di adempimenti investigativi con una denuncia a piede libero a carico dei tre, in quanto responsabili, in concorso tra loro, del reato di tentato furto aggravato di energia elettrica, mentre I.A. Olarewaju e O.A., rispettivamente, venivano indagati anche in ordine al reato di inosservanza all’ordine del Questore di Caserta, emesso il 29 marzo scorso, a lasciare il territorio nazionale così come previsto dal Testo unico sull’immigrazione, e per il reato di oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.