Frode fiscale e riciclaggio nella vecchia gestione del Latina Calcio. Sono i reati per i quali la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Latina hanno eseguito, dalle prime ore di questa mattina, una vasta operazione tra Roma e Latina, denominata “Arpalo”, che ha portato a 13 arresti nei confronti di un’associazione per delinquere finalizzata ad imponenti frodi fiscali e al conseguente riciclaggio.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria pontina riguarda commercialisti e imprenditori, alcuni dei quali coinvolti in passato nell’amministrazione del Latina calcio. Colpiti anche i patrimoni accumulati illecitamente per oltre 60 milioni di euro.
Tra gli arrestati l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, e la sua socia Paola Cavicchi, entrambi coinvolti nella gestione del Latina Calcio. In manette anche il figlio della Cavicchi, Fabrizio Colletti, anche lui in passato socio della stessa società, ed altre sette persone tra imprenditori e commercialisti del capoluogo pontino. Gli investigatori si sono concentrati in modo particolare sull’esistenza di società e conti in Svizzera e sulle varie attività di riciclaggio del denaro utile a finanziare Latina Calcio. L’intento sarebbe stato quello di trasformare la società calcistica in una vera e propria “cassaforte” con l’intento primario di riciclare denaro, ancor prima che mandare avanti la stessa società.
Scoperto un sistema di frode attuato tramite l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro, e un sofisticato meccanismo di riciclaggio internazionale attraverso la costituzione in Svizzera di 4 società anonime. L’ulteriore fondazione di società italiane ha consentito il rientro in Italia delle somme depositate in Svizzera, a titolo di “finanziamento soci”: somme che poi venivano reimpiegate illecitamente nel nostro Paese.
Già nel 2016 una precedente operazione aveva fatto luce sulla gestione dello stadio e sui raggiri finanziari che ruotavano attorno alla squadra, smascherando una diffusa illegalità. Per Maietta era stato chiesto l’arresto, ma in quell’occasione l’ordinanza era stata annullata. A carico dello stesso Maietta l’ordinanza odierna è stata notificata in una clinica privata dove si trovava ricoverato a seguito di un incidente domestico subito.
Tra i beni confiscati nell’operazione, 20 fabbricati di civile abitazione, di cui 2 ville; 19 immobili commerciali, magazzini ed autorimesse; 3 appezzamenti di terreno; 8 veicoli; 7 società e una quota societaria, per un valore complessivo stimato in 25 milioni di euro circa.
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