Sette persone, tra le quali due donne, sono state fermate dagli uomini della Squadra Mobile di Vibo Valentia e del Commissariato di Serra San Bruno, con il supporto del Servizio Centrale Operativo di Roma e del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, in esecuzione di un decreto di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Le indagini sono scaturite dal tentato omicidio dei fratelli Giovanni Alessandro e Manuel Nesci, uno dei quali minore e affetto da sindrome di Down, e hanno fatto luce sulla faida tra le famiglie Loielo ed Emanuele-Maiolo all’interno della quale emerge la figura di due donne, sorelle di un 27enne, Bruno Lazzaro, ucciso nel giugno dello scorso anno in un agguato a Sorianello.
Le due donne, secondo gli inquirenti avrebbero aizzato la “faida”, occupandosi anche di nascondere le armi da utilizzare, e in un caso anche inducendo anche la loro anziana madre ad occultare una pistola nella biancheria intima per sfuggire ad eventuali controlli delle forze dell’ordine.
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