A causa dei troppi cicli di chemioterapia il rene del figlio aveva ceduto. Così il padre si è subito proposto ai medici come donatore. Ma gli specialisti gli hanno detto che era troppo grasso per sottoporsi all’intevento. A quel punto, a dimostrazione che l’amore di un genitore non ha limiti, l’uomo si è messo a dieta e, nel giro di un anno, da 130 chili è sceso fino a circa 80.
Il papà-eroe si chiama Barry Stokes, 61 anni del Lancashire, in Gran Bretagna. Il figlio, Alan, affetto sin dall’adolescenza da una rara forma di cancro, al quale i medici avevano dato pochi mesi di vita, ha 32 anni e un dottorato in Intelligenza Artificiale all’Università di Manchester. Ora Barry è un donatore perfetto ed è in attesa dell’intervento. “Sono pronto e sto aspettando”, dice con fierezza.
“I dottori – racconta Barry al Lancashire Post – avevano detto che era preferibile che il donatore fosse un membro della famiglia e fosse un uomo, quindi sarei stato il candidato perfetto se non fossi stato obeso”. “Se gli fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato”, ha confessato l’uomo che, quindi, si è messo a dieta e, grazie a un’attività fisica regolare, è riuscito in un anno a perdere 51 chili. Un traguardo che, oltre ad aiutare il figlio, probabilmente aiuterà anche lui dal momento che nelle condizioni in cui era stava mettendo la mia stessa vita in pericolo a causa del rischio di diabete.
Nel suo difficile percorso è stato aiutato dalla moglie e dalla figlia. “Il loro supporto – dice Barry – è stato di grande aiuto, avrei avuto difficoltà a raggiungere l’obiettivo da solo”. E ora l’uomo si impegna anche a promuovere il centro dimagrante che lo ha aiutato a perdere peso: “E’ un servizio gratuito della mia città che ha avuto un impatto enorme sulla mia vita”.