“Pescavano” la droga nel pozzo con una canna: 5 arresti a Torre Annunziata

di Redazione

La polizia ha sgominato a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, una vera e propria “holding” criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa nella zona del cosiddetto “Quadrilatero delle carceri”, dove si sono trasferite le attività dei clan che in precedenza avevano come roccaforte Palazzo Fienga, ormai completamente sgomberato e reso inaccessibile a seguito degli interventi della magistratura.

La droga era custodita sul tetto di un inaccessibile palazzo pericolante e veniva prelevata con una canna da pesca modificata, alla cui estremità veniva posto un pendente ricoperto di nastro adesivo. In tal modo era recuperabile esclusivamente dagli spacciatori, già a conoscenza sia dell’esatta posizione della droga che del metodo per “pescarla”.

Le persone arrestate oggi utilizzavano un linguaggio criptato, noto a coloro che effettuavano l’intermediazione della vendita: la droga, negli sms, veniva definita “maglioni”. L’operazione ha visto schierati circa 70 agenti appartenenti al Reparto Prevenzione Crimine Campania e al Reparto Mobile, oltre a unità cinofile, antidroga e antiesplosivo. È stato utilizzato anche un elicottero che ha sorvolato l’area dell’indagine svolta dalla polizia di Torre Annunziata con l’ausilio della Squadra Mobile.

Le richieste dei clienti erano veramente tante: centinaia di dosi di cocaina, eroina, canapa indiana sono state sequestrate durante il periodo di svolgimento delle indagini. Cinque le persone condotte in carcere, per due di loro disposto l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

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