Pontelatone, carabinieri ritrovano ostensorio rubato in chiesa nel 2015

di Redazione

Il 15 aprile, a Pontelatone (Caserta), all’interno della chiesa “Santa Maria dell’Orazione”, alla presenza del vescovo di Alife-Caiazzo, Valentino Di Cerbo, del sindaco Adriana Esperti e del comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, capitano Giampaolo Brasili, si svolgerà la cerimonia di riconsegna di un ostensorio in argento sbalzato e cesellato del XVIII secolo, di importante valore devozionale, appartenente al patrimonio culturale di quella Diocesi ed asportato il 29 settembre 2015.

L’attività di recupero scaturisce da approfondimenti investigativi condotti nell’ambito di una più articolata indagine del Nucleo Tpc di Napoli e coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia, che ha permesso di smembrare, nel settembre del 2017, un’organizzazione criminale, vero e proprio crocevia di ricettazione di beni d’arte di provenienza furtiva, perché sottratti da luoghi di culto e istituti religiosi ubicati tra l’Alto Casertano e la provincia di Isernia. E’ risultata di fondamentale importanza la comparazione dell’immagine del bene, con quella contenuta nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha confermato la natura illecita dell’ostensorio, poiché asportato dalla chiesa di Pontelatone nel 2015.

La restituzione, avvalora, tra l’altro, l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni del Comando Tpc quotidianamente compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai parroci, della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata dai carabinieri nel 2014 unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni delle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.

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